Hackett: "Sono migliorato come uomo, grande aiuto dall'Olimpia"

Il playmaker biancorosso torna a parlare, conclusa l'inibizione
19.01.2015 17:22 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Daniel Hackett
Daniel Hackett
© foto di Alessia Doniselli

Dopo mesi di silenzio forzato, Daniel Hackett è tornato a parlare. Terminata l’inibizione, con la grazia concessa dal presidente federale Petrucci ("con lui ho un bel rapporto umano, ci chiamiamo per nome"), il playmaker biancorosso ha raccontato le sue sensazioni. “E’ stato un periodo abbastanza particolare della mia carriera – le parole del n° 23 – ho cercato di utilizzarla per migliorare come essere umano”. E l’Olimpia ha avuto un ruolo fondamentale per superare le difficoltà: “Grande aiuto da parte dei compagni di squadra, dello staff e di coach Banchi, che ha avuto la pazienza di starmi dietro. Importante anche la vicinanza dei tifosi, ho sentito davvero l’affetto e mi ha aiutato tanto”.

Anche con il gruppo azzurro c’è un buon rapporto, dopo quella lettera di fuoco della scorsa estate: “Non ho cicatrici e non ho rabbia contro nessuno. Il giorno della grazia, i primi sono stati Alessandro e Nicolò, insieme agli altri ragazzi della Nazionale, ad invitarmi nella chat di gruppo. E’ ovvio che dovremo parlare a quattr’occhi, però è un buon inizio”. In vista di Eurobasket 2015: “La convocazione va guadagnata, ma conto di esserci. Anzi spero. Ci sarà un posto da guadagnare, perché vedo un’Italia forte, con giocatori NBA ed altri di livello europeo”.

Prima c’è la seconda parte della stagione con l’Olimpia, finalmente con un Hackett a tempo pieno: “La squadra è stata molto forte in campionato ed è andata molto bene. Io scalpito. Il palcoscenico europeo è bello, ma mi manca il fascino della partita alla domenica, l’andare in trasferta, dover lottare contro le squadre di casa, in qualche ambiente ostile”. Però il playmaker non vuole creare problemi di inserimento: “Mi rendo conto di essere stato una bella palla al piede. Conto di potermi inserire con calma in campionato, perché ci sono gerarchie chiare in questo momento. Trovare un equilibrio, potrà aiutarci pensando anche alla Coppa Italia”.

La squadra sta ancora cercando il giusto assetto: “Abbiamo un punto di riferimento notevole come Gentile, che ci sta dando punti, leadership, difesa e carisma in campo. Per il resto, ci affidiamo a chi è in forma e sente la partita”. Basterà per ripetere il cammino in Eurolega dell’anno scorso? “Ogni partita è un enigma, dalla prima all’ottava del nostro girone non vedo partite scontate. E’ molto più equilibrato dell’anno scorso questo girone, perché quest’anno non c’è la spaccatura che c’era un anno fa. L’importante è stare lì tra le prime quattro poi vediamo”. Ora con un Hackett a tempo pieno, anche per confermarsi sul tetto d'Italia.