L’Olimpia d’Europa piace: il check-up alla fine del precampionato

Cosa già funziona ed in cosa deve principalmente crescere la formazione di Pianigiani
24.09.2018 11:42 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
L’Olimpia d’Europa piace: il check-up alla fine del precampionato
© foto di Flickr Olimpia Milano

Sette vittorie e due sconfitte, i successi nei tornei di Castelletto e Lucca, il terzo posto a Cagliari e Zara: così si è chiuso il precampionato dell’Olimpia Milano. I biancorossi hanno lasciato una buona impressione generale, pur in una preseason condizionata dalle numerose assenze per la finestra per le nazionali. Ma facciamo un primo check-up sulla squadra di Pianigiani, che da domani inizierà la preparazione verso la Supercoppa Italiana del prossimo weekend a Brescia.

COSA GIA’ FUNZIONA

- Mike James: è già la guida della squadra. Il talento non era certo in discussione, ma non era mai stato il leader di un gruppo, invece ha preso in mano (anche esagerando in alcune occasioni) l’AX sin dalla prima amichevole

- l’intesa James-Nedovic: la coppia tra l’ex Pana ed il serbo, pur vista solamente nelle partite di Zara, fa ben sperare. I due non si sono ‘rubati’ i tiri o i palloni, ma ognuno ha avuto il suo spazio, anche nei finali combattuti delle partite.

- la voglia di vincere: la squadra di Pianigiani sembra già avere la giusta mentalità, anche per andare oltre i problemi o le difficoltà. Come dimostrano i successi a Lucca o Cagliari, con una formazione più che dimezzata, o la rimonta di ieri contro il Bayern.

- la condizione fisica: l’Olimpia pare già in discrete condizioni, sia chi ha svolto la preparazione con i biancorossi sia chi è arrivato dall’impegno con le Nazionali.

- Vlado Micov: il 'Professore' è ancora l'equilibratore del gruppo biancorosso. Quando è in campo, al di là dei punti realizzati, cresce la qualità (soprattutto offensiva) dei campioni d'Italia.

COSA MIGLIORARE

- la difesa: va a tratti, come è anche naturale, vista la poca conoscenza reciproca di molti giocatori. Blackout come quelli di ieri nel primo tempo, rischiano di essere pagati a caro prezzo durante la vera stagione, soprattutto in Eurolega.

- il lavoro a rimbalzo: troppe seconde opportunità concesse agli avversari. Un difetto visto in tutto l’arco del precampionato, che sicuramente potrà migliorare, quando Tarczewski e Gudaitis miglioreranno la loro condizione fisica e Brooks sarà ancora più inserito. 

- la chimica generale: ovviamente, l’aver giocato buona parte del precampionato senza più di mezza squadra, vuol dire rallentare il processo di chimica di squadra. Ed alcuni nuovi arrivati, in particolare Della Valle e Burns, devono capire il loro (nuovo) ruolo all’interno dell’Armani Exchange.

- Curtis Jerrells: l'infortunio subito nei primi giorni della preparazione non gli ha consentito di scendere in campo nemmeno un minuto nel precampionato. Fortunatamente conosce già Pianigiani ed il suo gioco, ma partire in questo modo non è l'ideale. 

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