Olimpia, il bilancio vola ancora: quinto utile di fila con Armani

L’esercizio 2018 si chiude col secondo miglior risultato dell’era Armani, con oltre 3 milioni di utile nonostante un aumento nella spesa per i salari.
06.07.2019 13:15 di Ennio Terrasi Borghesan Twitter:    vedi letture
Olimpia, il bilancio vola ancora: quinto utile di fila con Armani
© foto di Alessia Doniselli

Il 2018-19 non sarà stato esaltante dal punto di vista sportivo per l’Olimpia Milano, con la vittoria della sola Supercoppa a settembre, ma il 2018 in generale è stato un grande anno per la gestione economica della società biancorossa, che ha chiuso il bilancio dell’anno solare registrando il quinto utile di fila nell’era Armani, con il secondo miglior risultato di sempre dopo il 2015.

Come riporta Calcio e Finanza in un articolo a firma Matteo Spaziante, nei 3.1 milioni di positivo del risultato netto, il dato che spicca in maniera più indicativa è il contributo diretto da parte di Armani, il più alto del decennio del patron ma in linea con quello del 2017 (14 milioni contro 13.98, un aumento dello 0,54%), non a caso il 46.4% di quota di ricavi dalla controllante (Armani) nel fatturato è uno dei dati più bassi degli ultimi dieci anni (il terzultimo, davanti solo a 2015 e 2016). La crescita del fatturato (che supera quota 30 milioni di euro) è quindi da attribuire a diversi fattori: uno di questi è la crescita dei diritti tv, quasi raddoppiati: si passa, infatti, 742mila euro a quasi 1.4 milioni.

L’importante utile d’esercizio assume più valore anche alla luce dell’aumento complessivo della voce relativa ai salari, passata da 10.8 milioni a 11.9: una crescita, bilanciata comunque da un calo nei costi complessivi del personale (praticamente di pari entità, da 15.5 milioni a 14.4), che assume più rilevanza pensando alla differenza nel numero di tesserati, dai 16 giocatori e 8 allenatori nel dicembre 2017 ai 14 e 9 nel dicembre 2018. Cifre che comunque iscrivono ufficialmente l’Olimpia nei top team europei dal punto di vista economico: la parola andrà ora al campo, e le premesse con la nuova era sono già ottime.