Un’Olimpia brutta e stanca chiude bene l’andata: Zenit ko a fatica

Milano soffre tantissimo contro il fanalino di coda russo, venendo a capo del match soltanto nel finale. Bene Gudaitis e Tarczewski, decisivo Micov.
03.01.2020 22:48 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Un’Olimpia brutta e stanca chiude bene l’andata: Zenit ko a fatica

Di buono c’è il risultato, che porta l’Olimpia Milano a chiudere il girone d’andata di Eurolega al 7° posto solitario. E la possibilità di agganciare il 6° battendo giovedì il Panathinaikos nello scontro diretto. Ma è difficile trarre soddisfazione dal 73-72 con cui la squadra di Messina è venuta a capo di un tenace, ma assai modesto, Zenit San Pietroburgo. Milano ha mostrato una condizione non ottimale e un rendimento troppo a corrente alternata, e può sorridere soprattutto per le indicazioni che giungono dalle sue due torri: Kaleb Tarczewski (11 punti e 9 rimbalzi senza errori né al tiro né dalla lunetta) e Arturas Gudaitis (10 con 5 falli subiti) confermano di essere quelli in condizione migliore. Decisivo è nel finale Vlado Micov (13), bene anche Scola in doppia-doppia da 10 punti e 10 rimbalzi. In casa russa i migliori sono Ayon (15 e 7 rimbalzi) e Albicy, che chiude con 12 punti e 5 assist.

Messina conferma il solito quintetto di coppa, con Sykes che parte dalla panchina (rimangono fuori, oltre a Nedovic, anche Cinciarini, Burns e Mack, ed è una buona Olimpia in avvio con 5 punti di Rodriguez per il 9-3 iniziale. La partita biancorossa si complica però, con il secondo fallo del Chacho che arriva dopo poco più di tre minuti e cambia i piani di Messina, costretto ad anticipare il debutto di un emozionato e generoso Sykes che accumula palle perse. Lo Zenit si riprende con Hollins, e sorpassa in apertura di secondo quarto (+2 Olimpia dopo 10’) con un ottimo impatto di Albicy. Micov e Brooks scuotono Milano, ma gli ospiti si issano fino al +6 con Thomas che colpisce dall’arco. La difesa biancorossa migliora nel finale di quarto, con un Tarczewski incisivo sotto canestro, ma l’Olimpia non riesce a sfondare e all’intervallo lungo il punteggio recita 41 pari.

Milano inizia bene la ripresa, andando sul +7 con due triple consecutive di Scola, ma ancora una volta l’attacco biancorosso si inceppa e gli ospiti riescono a rientrare senza difficoltà: Ayon e Khvostov guidano la rimonta russa e lo Zenit chiude avanti di un punto al 30’. Serve un coast-to-coast di Della Valle a scuotere dal torpore un avvio di quarto periodo sonnacchioso, ma nonostante le triple di Moraschini e Rodriguez a 5’ dalla fine il punteggio è ancora in parità, perché lo Zenit risponde colpo su colpo. Un intercetto di Micov vale il +4, e se Albicy tiene a contatto lo Zenit Gudaitis riporta Milano su un possesso pieno di vantaggio. L’Olimpia però manca il colpo del ko, ed è Tarczewski a chiuderla dalla fine con due liberi che rendono inutile la tripla di Trushkin.