Capolavoro Djordjevic: la Serbia schianta l’Australia e va in finale

La squadra slava domina la seconda semifinale ed affronterà gli Stati Uniti per l'oro
20.08.2016 01:48 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Capolavoro Djordjevic: la Serbia schianta l’Australia e va in finale
© foto di Foto Fiba

Una lezione difensiva. E’ quella che la Serbia impone all’Australia nella seconda semifinale (87-61), guadagnandosi il pass per la finale olimpica contro gli Stati Uniti. Gli slavi concedono solo 14 punti nel primo tempo agli avversari, scappano oltre i 20 punti di scarto e non si fanno più nemmeno avvicinare nella ripresa. Se Milos Teodosic (22 punti e 5 assist) è indubbiamente l’MVP in campo, il capolavoro è quello firmato da Sasha Djordjevic in panchina, preparando tatticamente la sfida in maniera strepitosa, togliendo ai Boomers le loro fonti di gioco e coinvolgendo tutti su i due lati del campo, compresi i due milanesi Raduljica e Macvan (11 punti per il primo, 12 per il secondo), non così vistosi, ma autori di una prova solidissima. 

Il primo tempo è un clinic della difesa della squadra serba: solo 5 punti concessi nel primo quarto, 9 nel secondo, per un totale di 14 in 20’, con un imbarazzante 6/29 al tiro per i Boomers. Gli slavi hanno due o tre marce in più, sono più aggressivi, concentrati, con almeno il doppio dell’energia rispetto agli avversari e riescono a bloccare le fonti di gioco australiane, Dellavedova su tutti. Si spiega piuttosto facilmente così il +21 (35-14) con cui Raduljica e compagni vanno all’intervallo lungo, oltre ad un Milos Teodosic caldissimo al tiro (12 punti al riposo) e ad un dominio a rimbalzo (29-15), che concede alla Serbia anche un maggior numero di opportunità.

L’Australia prova a partire forte nella ripresa, con un 4-0 con il neo campione NBA con Cleveland protagonista, ma gli uomini di Djordjevic rispondono immediatamente, ritrovando la ventina di punti di vantaggio, con la tripla di Markovic e aggiornando il massimo vantaggio (46-24 al 25’) con il canestro da sotto di Raduljica. E’ una nuova mazzata psicologica per gli aussie, che perdono fiducia e si innervosiscono, mentre dall’altra parte torna ad essere protagonista Teodosic. C’è anche la solidità di Macvan per chiudere i conti, quando il tabellone dice +30 e manca ancora un quarto alla fine, diventato di puro garbage time. La finale è Stati Uniti-Serbia, come due anni fa al Mondiale. Allora fu un massacro a stelle e strisce, qualche giorno nel girone fa Bogdanovic ha fallito la tripla per mandare la sfida al supplementare. Domenica capiremo se davvero è cambiato qualcosa. Difficile (forse impossibile), ma per i serbi, comunque vada, sarà un successo.

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