Corriere Dello Sport: "Tre Americani sono Irreperibili"

La rassegna stampa di Mercoledì 11 Marzo: continuano a pesare le conseguenze del Coronavirus, tra giocatori in fuga e calendari in subbuglio
11.03.2020 10:42 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
Corriere Dello Sport: "Tre Americani sono Irreperibili"

Sul Corriere dello Sport, si fa un resoconto dei giocatori che hanno abbandonato l'Italia negli ultimi giorni, per paura del Coronavirus
"Il primo a decidere di lasciare l'Italia per timore del Covid-19 è stato Jason Clark. Prossimo alla nascita del primo figlio l'ormai ex giocatore di Varese aveva rescisso consensualmente l'accordo con il club, venendo sostituito da Toney Douglas, volato in questi giorni a Londra per assistere la moglie prossima al parto; dicono, pronto a rientrare.  Da lunedì invece si sono perse le tracce di David Logan e Jordan Parks della De Longhi Treviso. Non si sono presentati lunedì per ricevere comunicazioni dalla società per la sospensione dell'attività. I due avrebbero lasciato la città e potrebbero essere a Lubiana se non addirittura già volati negli Usa. Treviso ha convocato Parks e Logan, veterano del nostro campionato, per la ripresa degli allenamenti programmata il 17 marzo.  E regolarmente a Venezia Julian Stone e, come fatto sapere dalla Reyer, il giocatore non ha manifestalo alcuna intenzione di lasciare l'Italia nonostante le voci che si erano sparse due giorni fa a proposito del suo desiderio di partire. Ancora a Roma anche James White che aveva affidato ai social i suoi patemi chiedendosi se, con il blocco dell'attività, non valesse la pena tornare a casa anche in vista di un possibile stop dei voli verso gli Stati Uniti. La Virtus di coach Piero Bucchi avrebbe dovuto riprendere oggi pomeriggio gli allenamenti, ma l'ordinanza sulla chiusura delle palestre ha colpito anche quella della Smit, società capitolina che ospita le sedute del club della famiglia Tori.  Hanno lasciato Pesaro, sempre per timore del Coronavirus, prima Troy Williams e quindi ieri Zach Thomas. Entrambi l'hanno fatto con il consenso della società, rescindendo il contratto. Chi invece, sulla scia di quanto fatto da Parks e Logan, avrebbe almeno per ora fatto perdere le proprie tracce senza alcuna autorizzazione, è Tyler Stone di Brindisi. Il giocatore è irrintracciabile e sembrerebbe essere rientrato in patria. Sull'emergenza legata al diffondersi del Coronavirus, prima della scomparsa di Stone, erano intervenuti Adrian Banks e il patron Marino. Il capitano dei bianco blu ha auspicato sui social la nascita di una associazione di giocatori a livello continentale che consenta una linea di comunicazione con i presidenti delle leghe e delle federazioni. Sullo stop e la voglia di tornare a casa dei giocatori stranieri è intervenuto poi nella trasmissione televisiva Zona 85 il presidente Nando Marino: «Ho parlato con i giocatori sottolineando come siano liberi di prendere le decisioni che ritengono opportune, ricordandogli però che sono dei professionisti legati alle società da contratti»."

Su Tuttosport, oltre alla "fuga", si riflette anche sul caos a livello di calendari, con le diverse casistiche per tutta l'Europa. 
"il caos coppe, evidenziato a meglio da quanto accaduto a Burgos, dove Sassari ha minacciato di andarsene perché in una delle zone di contagio spagnole il club iberico voleva giocale con il pubblico sugli spalti gara 2 degli ottavi Fiba Champions League. L'intervento del governo che intimato le porte chiuse per la Liga Acb ha imposto l'assenza di tifosi. Ma appunto, regna il caos. Perché Fiba (cui fa capo Champions League), ha invece cancellato la gara di Eurocup femminile tra Umana Reyer Venezia e Girona. E ovviamente è solo l'inizio. Ma Eurolega gioca, per quanto con molte gare a porte chiuse ed Eurocup si accinge a fare lo stesso, ad esempio per il quarto di finale tra Umana Reyer Venezia e Malaga, sia in Italia sia in Spagna. E a proposito di Eurolega, l'Olympiacos aveva chiesto di giocare in campo neutro anziché a Milano domani, oppure a rinviare la gara. Invece Euroleague Eca ha respinto. Adesso ci si è messa di mezzo l'assogiocatori greca, reiterando la richiesta di campo neutro. In Grecia e Spagna si gioca già per ledue prossime settimane a porte chiuse. Chi rientra in Grecia, in particolare, è invitato a mettersi in quarantena per 18 giorni. Non ci si capisce nulla e c'è differenza te chi gioca in casa sena pubblico e chi con i tifosi. Ambiente diverso che fa disuguaglianza. E allora ha ragione il presidente federale Giovanni Petrucci a chiedere una decisione univoca in Europa: «Ciò che succede è sotto gli occhi di ognuno, non solo in Italia ma in Europa e nel mondo: chi ha la responsabilità deve assumere decisioni inequivocabili e univoche, molto chiare. Ora non c'è certezza: si gioca, non si gioca, si gioca senza pubblico. Per alcuni gli allenamenti sono difficoltosi. L'Italia è un Paese chiuso, altri sono come eravamo noi 15 giorni fa Perché solo le nostre devono essere limitate? Bisogna essere concreti: la salute viene prima di qualsiasi competizione sportiva»."