QS: "Derby Varese - Milano, solo urla nel silenzio"

La rassegna stampa di Sabato, 7 Marzo: la preview del Derby tra la Openjobmetis e l'Armani Exchange, intervista a Barford
07.03.2020 12:14 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
QS: "Derby Varese  -  Milano, solo urla nel silenzio"

Su QS, la preview del Derby tra Varese Milano:
"Derby tristemente inedito quello che ospiterà domani alle 18 l'Enerxenia Arena di Masnago. Mai Varese, città che ha consacrato nel proprio Dna il legame con la propria squadra di basket, aveva ospitato una gara a porte chiuse. Non è infatti paragonabile l'esperienza dell'inizio stagione 2013/14 con le gare disputate su campo neutro a causa della squalifica del palazzetto varesino, sul campo di Casale il tifo biancorosso era ammesso. Il tempio di Masnago costretto a restare chiuso, in una gara sentita come quella che vedrà la laboriosa Openjobmetis affrontare la corazzata Armani Exchange Milano. Ad ampliare il fattore Davide contro Golia una preparazione al match totalmente opposta. I padroni di casa infatti scenderanno in campo senza gare ufficiali nelle gambe negli ultimi 40 giorni, nulla che riguardi Milano che ha giocato anche giovedì in Eurolega. I biancorossi invece arrivano una preparazione programmata saltata a causa dello stop per il Coronavirus e due innesti rispetto all'ultima versione a disposizione di Attilio Caja. Non fanno più parte del roster Peak, sostituito da un Justin Carter che ha svolto il suo regolare mese di allenamenti con il nuovo gruppo, e Clark (tornato in America proprio per paura del virus) che ha portato all'arrivo di Toney Douglas. L'ex Estudiantes ha infatti ricevuto l'ok nella giornata di ieri, è stato tesserato ufficialmente e sarà della partita nonostante una procedura burocratica che lo ha costretto ad arrivare a Varese per conoscere compagni ed effettuare i primi allenamenti salvo poi dover tornare in Spagna per ritirare alcuni documenti. "

Sul Corriere Dello Sport, Intervista al neo acquisto della Virtus, Jaylen Barford«Mi ha chiamato a febbraio il mio agente per dirmi di questa possibilità e ho pensato fosse la scelta migliore per il prosieguo della mia carriera»(...)«È stata una partita molto intensa al PalaEur. Noi giocammo bene fino a cinque minuti dalla fine poi la Virtus riuscì ad allungare. Dall'esterno ho visto una squadra con giocatori di qualità, con dei buoni tiratori»(...)«Sono un duro che difende intensamente e che segna tanti punti»(...) «Ho iniziato a cinque anni perché amo competere. Ho giocato anche come ricevitore a football fino al liceo ma poi ho scelto la pallacanestro». (...)«È stato tanti anni fa, grazie al titolo di MVP al Portsmouth Invitational Tournament mi sono guadagnato una chiamata all'NBA Combine. E una cosa che ha significato molto per me. Mi ha permesso di competere ad alti livelli con i migliori giocatori del Paese» (...) «A volte ci penso alla NBA, altre no. Forse accadrà, ma vivo un giorno alla volta».(...)«A Motlow State sono state due stagioni molto dure, quasi come fossi in galera. La considero comunque una esperienza da cui ho imparato molto quindi voglio vederla ugualmente come qualcosa di positivo. Quelli in Arkansas, invece, sono stati gli anni più belli della mia vita, è stato divertente e ho imparato molto da coach Mike Anderson»(...) «Fuori dal campo andava tutto bene, ma avevamo un roster molto giovane e all'inizio avevamo un allenatore esordiente. Quindi ci è mancata l'esperienza necessaria per competere in un campionato di questo livello». Quali sono le sue passioni? «Mi piace giocare ai videogiochi, meditare e se capita, quando torno a casa, giocare a golf».(...) «La squadra mi piace molto, i miei compagni sono fantastici soprattutto James White con cui mi diverto tanto e in allenamento sprona tutti anche vocalmente. Sono felice di essere a Roma e per quanto riguarda la lotta salvezza penso che abbiamo buone possibilità. Dobbiamo giocare al massimo le partite che rimangono da qui alla fine, con intensità per provare magari anche ad andare oltre questo obiettivo» Perché hai scelto il numero 0? «Ho scelto lo 0 al College Motlow State, ho pensato fosse un bel numero per me perché rappresentava un nuovo inizio e successivamente ho deciso di indossarlo per tutta la carriera».