Repubblica, Scola: "Sono ottimista, renderemo grande l'Armani"

La rassegna stampa di Martedì 11 Febbraio
11.02.2020 11:07 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
Repubblica, Scola: "Sono ottimista, renderemo grande l'Armani"

Lunga intervista su Repubblica Milano a Luis Scola, a cura di Luca Chiabotti «Sappiamo che vincere la Coppa Italia è molto importante - dice l'olimpionico di Atene 2004 -non solo per il titolo in sé ma per darci fiducia per il resto della stagione. Siamo consapevoli che la formula è tosta, che in Italia le squadre forti sono tante e può succedere di tutto ma è il bello della Coppa, soprattutto per chi la guarda. Per noi in campo è più difficile ma ci avviciniamo alle Final Eight come ad una grande opportunità. Io amo giocare e voglio giocare. È la prima cosa di cui ho parlato con Ettore Messina quando mi ha chiamato. Ho l'esperienza per poter essere utile in tanti modi, anche fuori campo, ma io voglio essere importante per la squadra, esserci quando si devono vincere le partite, fare parte di un progetto. Il fatto di cercare queste cose a quasi 40 anni è una grande sfida per me che mi piace.»

Il fuoriclasse argentino parla molto di Milano come città, e dell'impatto che ha avuto sulla sua vita e sulla sua famiglia: «Ho 4 figli, dai 14 ai 9 anni, è tutti giocano all'Olimpia. Sono molto coinvolti, felici di essere qui, indossano sempre gli indumenti della società... Avevo bisogno di una casa spaziosa e tra le varie offerte ho scelto di vivere in zona Navigli perché sapevo essere uno dei posti dove si respira il vero spirito di Milano: era quello che cercavo. I miei figli si muovono con i mezzi, vanno facilmente dappertutto, ci sono molte cose da fare e da vedere attorno a noi. Siamo davvero contenti di vivere qui.  Com'è Milano dovendo crescere 4 figli? Un bel posto, sicuro, organizzato. Che offre tanto. Ci sono molte cose belle nell'essere uno sportivo professionista, i soldi, la fama, un lavoro bellissimo, le vittorie... Ma per me la più bella è viaggiare e le incredibili possibilità di conoscenza che ti dà farlo. Ho scelto Milano anche per la voglia di vivere un'esperienza in un grande Paese, comprendere persone e lingue differenti. Rispetto alle città dove ho vissuto, ha una qualità che ritengo unica al mondo: oltre ad essere bella in sé, è a poche ore di distanza, in auto o in treno, da un numero incredibile di posti meravigliosi. Puoi pranzare a Venezia e cenare a casa tua, hai le montagne, il mare, tesori straordinari che puoi visitare anche se hai un solo giorno di riposo dagli allenamenti. Sappiamo che la gente si aspetta molto da noi ma anche noi ci aspettiamo molto da noi stessi. In questa società abbiamo l'opportunità di fare grandi cose ed è quello che cerchiamo di ottenere. Sono ottimista che ci riusciremo».