Ma non mangiano mai fast food? Alla scoperta della dieta dei Warriors

Cosa mangiano i giocatori NBA? Mangiano mai fast food?
17.04.2015 15:00 di  Sergio Cerbone   vedi letture
Ma non mangiano mai fast food? Alla scoperta della dieta dei Warriors

Michael Roncarati è il capo preparatori atletici e nutrizionista dei Golden State Warriors. Lo abbiamo incontrato, alla Oracle Arena prima di una partita dei Warriors e abbiamo discusso a lungo con lui, dell'alimentazione dei giocatori NBA e in particolare dei Warriors.

Ecco le sue interessanti risposte:

Michael, quanto è importante la nutrizione per un giocatore NBA? Cambia dalla regular season ai playoff?
Per tutti gli esseri umani, la nutrizione è una parte fondamentale che assicura l’energia sufficiente al nostro corpo, permettendogli di funzionare e di fare attività fisica. Poiché la pallacanestro è uno sport faticoso con tutti i viaggi e le numerose partite è fondamentale per tutti i giocatori, ma in particolare per quelli con più anni alle spalle, per quelli infortunati o che recuperano dall’infortunio, mangiare sano. Il modo di mangiare non cambia dalla regular season ai playoff, i giocatori hanno dei rituali e sono abituati in un certo modo: alcuni giocatori ad esempio hanno chef personali oppure si fanno consegnare cibo giornalmente da catering specializzati.

I giocatori, quante ore prima della partita, mangiano?
Dipende da come si sentono a proprio agio. Noi raccomandiamo di mangiare qualcosa di leggero e facilmente digeribile circa 90-120min prima della palla a due. Questo pasto deve contenere un mix digeribile di carboidrati e proteine, così i giocatori di solito, scelgono un panino o brodo di pollo con verdure, oppure prepariamo un frullato se non si sentono di mangiare cibi solidi prima della partita. Abbiamo un menu che consiste in insalata, verdure, frutta, zuppa e affettati così che i giocatori hanno un po’ di varietà da partita a partita.

E dopo la partita, cosa mangiano? Abbiamo visto giocatori mangiare qualcosa nello spogliatoio, ma c’è anche una cena completa?
C’è sempre una cena completa dopo le partite casalinghe. Abbiamo un catering che prepara i pranzi nei giorni degli allenamenti e alle partite. Il nostro team di nutrizionisti rivede il menu per assicurarsi che ci sia il giusto mix di ingredienti e la preparazione rispetta il nostro profilo nutrizionale. Ci deve sempre essere un’opzione con 2 verdure, 2 tipi di carne, pesce. I cibi che vanno per la maggiore, sono: purè di patate dolci, maiale con riso marrone e broccoli al vapore con limone, olio d'oliva e aglio.

Ogni giocatore ha una sua dieta specifica? Qual è la tipica colazione e cena in un giorno di partita?
Ai giocatori piace che il cibo sia preparato agli allenamenti e alle partite per avere un pensiero in meno. Nel giorno degli allenamenti sono serviti colazione e pranzo. Nei giorni della partita, invece, colazione e cena post-partita. Ci sono diverse opzioni perché la stagione è lunga e ci vuole varietà. Nessuno vuole essere costretto a una dieta specifica e a mangiare sempre le stesse cose.
E’ vero sì che c’è libertà di mangiare quello che si vuole, ma abbiamo un team di nutrizionisti e facciamo fare il controllo del sangue ai giocatori, 4 volte all’anno per vedere se ci sono delle carenze nutrizionali. Abbiamo anche un test per allergie alimentari per i giocatori che sono interessati ad esso. Il nostro nutrizionista controlla i risultati e ci informa di potenziali problemi alimentari. Da questo offriamo un consulto ai giocatori e suggeriamo loro quello che dovrebbero mangiare.
La colazione prevede omelette, uova strapazzate, carne di maiale, pancetta o salsiccia, tacchino, frutta assortita, farina d'avena, patate con pepe e aglio, french toast, pancakes, cialde, bagels, pane. Consigliamo la farina d'avena e patate a colazione e piatti a base di uova e salumi, ma i giocatori sono liberi di scegliere se non devono perdere o prendere peso o se hanno problemi evidenziati dal controllo del sangue.

Cosa ci puoi raccontare delle abitudini alimentari di Steph Curry, siamo ovviamente curiosi di sapere cosa mangia il probabile MVP dell'NBA
Steph mangia come il resto della squadra, ma c’è una cosa che ripete come rito superstizioso prima di ogni partita: ovvero un panino al burro di arachidi e marmellata insieme a un piatto di frutta e un frullato di proteine. In trasferta invece mangia sempre popcorn perché gli piacciono.

In tanti anni di Nba qual è l’episodio più curioso, legato a un giocatore e la sua alimentazione?
Proprio 3 settimane fa ho scoperto che un nostro giocatore, beve ogni giorno del succo di Arnica. L’Arnica è una pianta che cresce in Brasile e conosciuta per le sue proprietà guaritive. Questo giocatore ha cominciato ad usarla dopo un’operazione per ridurre il gonfiore e ridurre i tempi di recupero. Non sono qui a dire che la pianta sia effettivamente utile o meno alla guarigione, ma dopo averla provata, posso dire, che preferisco bere dell’olio del motore di una macchina. L’odore è terribile e resta nella tua bocca per almeno 2 ore, ho dovuto mangiare un sacco di chewing-gum per non vomitare.

E’ difficile per un giocatore mantenere un’alimentazione sana? Ma non mangiano nemmeno una volta “fast food”?
Il cibo è una di quelle cose per cui la gente ha un’opinione forte. Basti pensare a vegetariani, a vegani, onnivori, ecc. Poi ci sono componenti sociali, etiche, religiose e salutistiche che portano a scegliere cosa mangiare. Tutti noi da piccoli abbiamo avuto dei cibi che non ci piacevano, poi diventando adulti abbiamo cambiato le nostre abitudini e scelto consapevolmente cosa e quando mangaire. Questo per dire che l’alimentazione è una delle cose che possiamo scegliere e controllare. Tutti noi sappiamo riconoscere quali sono i cibi sani. I giocatori sono adulti e consapevoli che devono avere un’alimentazione sana e che seguendola, possono allungare la propria carriera, aggiungendo così dollari in banca. Penso che le persone farebbero meglio a pensare al cibo meno come qualcosa con cui soddisfare il palato e di più come qualcosa con cui dare benzina al proprio corpo. E gli atleti come qualcosa con cui condizionare in modo positivo le proprie performance.
Ma mentirei però, se dicessi che i giocatori non mangiano “fast food”. E’ una stagione lunga e a volte i giocatori vogliono semplicemente mangiare del cibo buono e che li fa stare bene. E' meglio però che non li becco a mangiare hamburger e patatine fritte...

Abbiamo notato che giocatori come Lebron James e Carmelo Anthony hanno lavorato duro la scorsa estate per perdere peso. Qual è la tua opinione su questa loro scelta, aiuta davvero le performance?
LeBron e Melo sono tra i giocatori top dell’Nba e sono tra i più meticolosi nel gestire il proprio corpo e la propria routine di allenamento. Non posso commentare sulla loro scelta di perdere peso, perché non conosco le specifiche.
In generale, la mia opinione è che bisogna stare molto attenti a una dieta così restrittiva. Perdere peso, soprattutto perderlo velocemente, richiede una drastica riduzione di calorie. Mantenere un regime fisico di quel livello e ridurre allo stesso tempo calorie è una cosa non da poco e se non fatta in maniera intelligente, espone la propria salute a complicazioni e problemi.
Perdere peso è stressante, e il nostro corpo può gestire solo alcune forme di stress alla volta. Non so quanto perdere peso aiuti la performance sportiva, gli atleti non sono body builder e non sono giudicati esteticamente. Ma senza abbastanza calorie è difficile resistere al carico fisico. I giocatori bruciano tonnellate di calorie e se vanno in deficit calorico, il loro corpo non riesce a recuperare da stress e sforzo fisico.
No, non consiglierei di perdere peso così ai nostri giocatori.

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Ringraziamo Michael Roncarati per la sua straordinaria gentilezza e disponibilità.