Anticipo senza storia, la Virtus domina Pesaro e prosegue la risalita

La squadra di Ramagli domina dal primo all'ultimo secondo, trascinata da Umeh ed Aradori
03.02.2018 22:29 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Anticipo senza storia, la Virtus domina Pesaro e prosegue la risalita
© foto di Agenzia Liverani

La Segafredo Bologna fa un sol boccone della VL Pesaro (85-67) e continua la sua rimonta in campionato, salendo a quota 22 punti e conquistando la settima vittoria nelle ultime otto partite giocate in campionato. Non c’è mai partita al PalaDozza, dove le ‘V Nere’ dominano  dai primi secondi della partita e mantengono un vantaggio attorno ai 20 punti di scarto per l’intera ripresa, senza mai che i marchigiani abbiano l’occasione di mettere in discussione il risultato. Nonostante l’assenza di Ale Gentile e di Ndoja, è una bella prova di squadra dei bianconeri, trascinati da Umeh (23) e Aradori (21).

L’andamento della partita si capisce già dai primi secondi: 6-0 per iniziare e, dopo meno di cinque minuti, c’è già la doppia cifra di distacco, sul 16-6, con Umeh già a quota sette punti. Gli ospiti perdono palloni in serie e non trovano mai la via del canestro, mentre dall’altra parte l’attacco felsineo funziona a meraviglia, guidato da un ottimo Lafayette in regia. Il gioco da 3 punti di Aradori dice 26-8 al 7’, poi la tripla dell’ex giocatore di Milano sorpassa i 20 punti di scarto (36-14 al 13’), mentre Leka non sa più cosa fare per cercare di rianimare una squadra a Pesaro.

Dopo aver raggiunto addirittura il +28 a tre minuti dalla pausa, l’unico sussulto ospite arriva a cavallo dell’intervallo lungo: Moore e Mika trovano finalmente qualche canestro con continuità, con il 4-0 per aprire la ripresa, che firmano un illusorio -15. Ma per la VL è solamente un’illusione, perché la tripla di Lawson sblocca i padroni di casa e poi ci pensa il solito Umeh, con due triple ravvicinate, a ridare alle ‘V Nere’ oltre 20 punti di distacco e mettere definitivamente la parola fine ad un match, dove il quarto periodo serve solo a definire il punteggio finale, tra il tripudio dei tifosi bianconeri.