Come stanno andando i rinforzi di Serie A? Super Daye, e gli altri...

Il punto sul rendimento degli arrivati a stagione in corso
05.04.2018 13:56 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Come stanno andando i rinforzi di Serie A? Super Daye, e gli altri...
© foto di Foto FIBA

Il mercato di Serie A è notoriamente aperto per parti ampie della stagione, permettendo alle squadre di apportare quei correttivi necessari per potere risollevare e migliorare la stagione.

Dopo i primi due mesi di campionato, in Serie A sono arrivati tanti nuovi volti: ecco come stanno andando alcuni di quelli in squadre attualmente in lotta per i playoff?

Austin Daye (Venezia)

Arrivato in laguna per sostituire il lungodegente Orelik, il figlio d’arte ex Pesaro ha indubbiamente dato una svolta alla stagione dei campioni d’Italia in carica, che con lui in rosa hanno superato quel momento di appannamento vissuto con l’appropinquarsi dell’inverno e -ad eccezione del flop in Coppa Italia e Champions League- sembrano ben avviati, tra semifinale di FIBA Europe Cup e lotta con Milano per il primo posto in classifica. Daye, in tutto questo, sta rispondendo producendo, in 7 presenze con la maglia della Reyer, 11.4 punti e 6.3 rimbalzi di media in appena 19.1 minuti di gioco con il 44% nel tiro da 3 (high di 20 contro la Virtus): con lui in campo, Venezia ha vinto sei partite su sette. Tenendo però conto di come le sue migliori prove siano arrivate in Europa, è lecito aspettarsi un ulteriore miglioramento nei playoff.

Dustin Hogue (Trento)

Il ritorno di Hogue in Trentino, avvenuto dopo un mese di disputa sul buyout tra Capo d’Orlando (chissà come sarebbe cambiata la stagione dei siciliani con la firma a autunno inoltrato del giocatore di Trento) e la squadra coreana che ne deteneva i diritti, ha sancito esattamente l’effetto sperato da Buscaglia e dalla dirigenza dell’Aquila. 14 presenze, le ultime 9 tutte in quintetto, con 9.6 punti e 7.3 rimbalzi di media in 26’ d’impiego, il tutto con un rispettabilissimo 56.2% al tiro. Fatta eccezione per quella striscia di quattro sconfitte consecutive a cavallo dei due gironi, con Hogue in campo Trento ha perso soltanto una partita delle altre 10 (contro Milano). Il lungo è in crescita, come testimonia la terza doppia-doppia stagionale (14+12) messa a segno contro Pesaro dieci giorni fa.

Simone Fontecchio (Cremona)

L’ottimo impatto mostrato in maglia Vanoli dal giocatore di proprietà di Milano sta continuando nel girone di ritorno: 11.5 punti e 4.1 rimbalzi di media, con il 48.5% da 2 e il 38.3% da 3 (su 4.6 tentativi di media a partita) sostengono la candidatura del Fontecchio visto sin qui, nelle 14 partite giocate con la maglia di Cremona, come possibile MVP italiano della Regular Season, specie se alla fine la squadra di Sacchetti dovesse entrare nel lotto delle 8 qualificate alla postseason.

Josh Bostic (Sassari)

Due partite d’assestamento, poi un ‘uragano’ con 4 partite oltre quota 20 punti, percentuali al tiro ottime (il 75.8% da 2, il 48.6% da 3 e il 87.5% ai liberi). L’impatto di Josh Bostic sul campionato italiano è stato indubbiamente di gran fattura, ma i benefici delle prestazioni della guardia di Columbus non si sono tradotti in vittorie sassaresi: non a caso, le sue tre migliori prestazioni offensive sin qui sono classificabili alla voce ‘losing effort’.

Vander Blue (Torino)

L’ex giocatore dei Lakers si era presentato, nel nostro campionato, vincendo il titolo di MVP delle Final Eight di Coppa Italia nello straordinario weekend fiorentino della Fiat Torino. L’impatto sul campionato italiano, però, è stato ben diverso: al di là di una prova timida -ma accettabile- nella risicata vittoria piemontese su Capo d’Orlando a inizio marzo, nelle ultime quattro partite Blue ha fatto registrare un 1/14 da 2 e un 1/12 da 3 punti, in prestazioni coincise con quattro sconfitte che hanno allontanato Torino dalla zona playoff. Dalla sua capacità di invertire la rotta passa molto, se non quasi tutto, delle prospettive dell’Auxilium per il finale di stagione.