Eyenga vuole rimanere a Varese, Wright è già pazzo di Reggio

Le parole dei protagonisti della Serie A.
11.05.2017 13:03 di  Luca Servadei  Twitter:    vedi letture
Eyenga vuole rimanere a Varese, Wright è già pazzo di Reggio
© foto di Alessia Doniselli

Christian Eyenga è stato sicuramente uno dei grandi protagonisti della straordinaria seconda parte di stagione della Pallacanestro Varese che, dopo essere stata a lungo invischiata nelle sabbie mobili della zona retrocessione, ha risalito la china, mancando i playoff per poco. Lo statunitense, corteggiatissimo in Italia ed all'estero, spera di rimanere a Varese anche il prossimo anno. A rivelarlo è stato lo stesso giocatore in una intervista a 'La Prealpina'. "Coach Caja è uno dei migliori d'Italia - assicura Eyenga -: ogni giorno dà indicazioni meticolose su cosa fare in attacco e in difesa, è stato colui che mi ha permesso di esprimermi al meglio nel vostro campionato. Abbiamo un rapporto come quello tra padre e figlio, parliamo di tutto e non solo di pallacanestro. Del futuro parleremo nelle prossime settimane, però spero tanto di farne parte: a Varese sono stato benissimo, considererei volentieri la possibilità di restare", le sue parole.

Entusiasta di essere tornato in Italia e di poter giocare con la maglia della Pallacanestro Reggiana si è detto anche Julian Wright, il grande colpo di mercato in vista dei playoff della formazione emiliana. "Amo l'Italia, e ricordavo di Reggio la grande organizzazione - spiega lo statunitense in una intervista a 'La Gazzetta dello Sport' -. Ha un pubblico caldissimo e, ad ogni canestro, l'arena si trasforma in un inferno. Finalmente li avrò al mio fianco". Il pensiero del nuovo arrivato va al collega Joe Ragland, avversario sul parquet con la maglia di Avellino, che ha subito un grave lutto familiare: "Siamo tutti vicini a lui. Sono di Chicago Heights, uno dei sobborghi più violenti, so come funziona. La Scandone è forte ma io sono qui per fare strada". Una chiosa finale su Milano, la squadra da battere in campionato: "In ogni Lega c'è una squadra con il bersaglio sulla schiena.Ma il pensiero di essere inferiori mi uccide. Lasceremo tutto sul parquet e, alla fine, faremo i conti".