Guai Gerasimenko: Cantù è in vendita. Ed è allarme per la stagione

Congelati i conti del patron in Russia: "Metto sul mercato la mia partecipazione azionaria a costo zero"
14.11.2018 16:11 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Guai Gerasimenko: Cantù è in vendita. Ed è allarme per la stagione
© foto di Twitter Cantù

Da quando è passata in mani russe, escluso un primo momento di euforia e di pensieri di ‘grandeur’, la Pallacanestro Cantù ha vissuto spesso con il fiato sospeso. L’ultimo periodo pareva aver riportato un po’ di tranquillità generale ed era tornato anche in primo piano il progetto del nuovo Pianella, visto che la Red October è in ‘trasferta’ ormai da un paio d’anni a Desio. Le nubi, tuttavia, sono tornate ad addensarsi piuttosto pesantemente sulla società brianzola, dopo le notizie provenienti dalla Russia sul congelamento dei conti del suo patron Dmirty Gerasimenko.

E’ lo stesso numero uno, con una nota ufficiale, a confermare questi problemi personali: “Mi corre l’obbligo di informarvi che la mia azienda Red October Volgograd è stata sottoposta a sequestro – le sue parole - che definirei esproprio da parte di alcuni esponenti governativi della regione di Volgograd e della sua Agenzia delle Entrate. Ciò determina l’impossibilità contingente da parte mia a mantenere la società Pallacanestro Cantù”. Da quì, la necessità di cedere il club, mettendolo in vendita in maniera simbolica: “Mi appello alla volontà di tutti coloro che amano Pallacanestro Cantú al fine di dare continuità all’attività della squadra, mettendo sul mercato la mia partecipazione azionaria a costo zero”.

Dalla vendita pare ora dipendere il futuro del club brianzolo, anche se ci sono dei dubbi importanti sulla chiusura della stagione in corso. Serve circa un milione di euro e, secondo quanto scritto dalla Gazzetta dello Sport, “Lega e Fip sono preoccupatissime, perché il rischio di finire il campionato a 15 squadre al momento esiste”. Ma c’è anche il rischio di fuga dei giocatori, senza garanzie economiche per i prossimi pagamenti. La società si è riunita in mattinata, manifestando in maniera unitaria la volontà di andare avanti, invitando “tutti i tifosi biancoblù, appassionati e sponsor a partecipare attivamente alle partite del club per il bene stesso della società”. Per non far sparire una piazza storica del basket italiano.