La lotta salvezza entra nel vivo: la situazione e occhio al caso Torino

Sul campo è la squadra più in forma delle contendenti, capace di blindare la situazione degli scontri diretti con l’importantissima vittoria sul campo di Pistoia domenica. Fuori, però, è tutta un’altra storia.

È il caso relativo alla Fiat Torino ad agitare le acque della lotta per non retrocedere in Serie A, che negli ultimi 160’ di stagione regolare includerà quattro squadre: oltre ai piemontesi, anche Pesaro, Reggio Emilia e appunto Pistoia. La Fiat ha due punti di margine su marchigiani ed emiliani e quattro sui toscani (e sulle ultime due ha un pesantissimo 2-0 nello scontro diretto), ma fuori dal campo vive ore di passione con la società alla ricerca dei fondi per scongiurare il rischio fallimento.

Due giorni fa, secondo quanto riportano i media, è stata concessa ai giocatori la facoltà di scegliere se allenarsi o meno, per evitare infortuni (all’allenamento di ieri, secondo quanto riporta Tuttosport, si sono presentati in quattro: capitan Poeta, Jaiteh, Anumba e Guaiana): oggi il presidente Forni ha pagato gli stipendi arretrati di febbraio, scongiurando così il rischio di non presentarsi sabato sera ad Avellino.

Dietro Torino, Reggio Emilia (nel derby contro Bologna) e Pesaro (contro la caldissima Sassari) hanno la possibilità di sfruttare un turno casalingo per avvantaggiarsi su Pistoia, impegnata nella difficile trasferta di Trento. Il successivo weekend proporrà tutte sfide con squadre da playoff per le quattro contendenti (Torino potrebbe blindare la salvezza in caso di vittoria in una delle prossime due e doppia sconfitta pistoiese), prima delle ultime due giornate che saranno particolarmente pesanti per Pesaro, che dovrà sfidare Reggio Emilia prima e la stessa Torino all’ultima giornata. Senza sapere, ad oggi, se la lotta per non retrocedere sarà ulteriormente influenzata da vicende extra-campo.