Playoff 2017: Venezia domina gara due asfaltando Avellino

Sontuosa prestazione della Reyer che domina a rimbalzo una Sidigas brutta copia di gara 1.
28.05.2017 22:19 di Domenico Landolfo   vedi letture
Playoff 2017: Venezia domina gara due asfaltando Avellino

Venezia vince e convince contro Avellino in gara 2, dominando a rimbalzo, decisa in difesa e soprattutto guidata da un Peric 5 stelle extra lusso. Haynes, Bramos, Ejim e Filloy, nonché Batista, inserito da De Raffaele in rotazione, portano ognuno il proprio mattoncino in varie fasi della partita, per un  finale che peserà sul groppone in vista di gara 3, almeno dal punto di vista psicologico. Avellino non è in serata difensivamente, senza aggressività, non riceve molto da Ragland, stasera sterile, e riceve solo dividendi dal generoso Green, nonché da un Logan che pur sparacchiando, dimostra finalmente di essersi sbloccato dal punto di vista realizzativo.

Inizio di gara dai ritmi spumeggianti. Venezia si prende l’abbrivio con l’energia e la voglia che sgorga da Tonut e trova in Peric e soprattutto in Batista i suoi frombolieri. Avellino fatica ad entrare in ritmo, Logan segna e distribuisce assist, ma la tripla di Filloy regala nove lunghezze di vantaggio alla Reyer. Fesenko prova a mettere le tende in vernice, ma due triple in sequenza, la prima di Ejim e la seconda ancora di Filloy porta le squadre sul 27-15 alla prima pausa.

Sacripanti trova, dalla sua panchina, le triple di Zerini e Randolph che spengono l’entusiasmo dei lagunari il cui meccanismo offensivo si inceppa per quasi 4 minuti. Dopo qualche momento di stallo, è la tanta verve di Venezia a uscire fuori, come testimoniano i tanti rimbalzi offensivi che arrivano. Haynes prende i suoi per mano, riconsegnandogli la doppia cifra di vantaggio, Bramos mette la tripla dall’angolo, sulla perfetta circolazione e spaziatura orogranata, ed il +14 è servito. Logan è un fantasma, sbaglia l’impossibile, mentre ancora Bramos, dalla stessa mattonella precedente, è una sentenza: la gara sembra scorrere via veloce, con gli irpini che prendono distacco tra palle perse e una difesa rivedibile. Nel momento del bisogno, però, è una magia di Green a ridare speranza ai campani: una tripla e un assist che finalmente mette in ritmo Logan. I liberi di Thomas chiudono un quarto tutto di marca biancoverde, per il 41-35 dell’intervallo.

L’iscrizione a referto di Ragland e la solita concretezza di Fesenko riportano Avellino, che ha alzato il volume della radio in difesa, fino al -4, quando Haynes direttamente dal parcheggio mette una tripla di puro talento che spezza il parziale. Se la Sidigas ha campo aperto le cose cambiano, se Venezia invece può gestire il pallino del gioco, specie con un Peric attivissimo, la gara è totalmente diversa. Il lungo croato prende per mano i suoi, con attacco e difesa da protagonista per il nuovo +14 dei lagunari, che non si fermano: tripla di Haynes, schiacciata mostruosa di Ejim e gara che sembra indirizzata con quasi 13 minuti di anticipo, come emerge dal numero di rimbalzi offensivi in fila che la Sidigas vede prendere ai lagunari. Alla terza sirena è 66-47.  

Il quarto periodo altro non è che un lungo garbage time in cui si innesta un 8-0 tutto targato Marques Green, cui poi segue la tripla di Logan che provano a riportare la Sidigas in partita (-13 al 34’). Tecnico alla panchina veneta, Logan segna prima il libero e poi il lay up per il 71-61 che mette paura al Taliercio, ma Ejim, dopo aver rifiutato tanti tiri mette un jumper difficile che di fatto vale la vittoria. Passato il pericolo, Filloy prima lancia il contropiede per Mcgee, poi si mette in proprio con la tripla e chiude in conti in maniera definitiva. Si aspetta solo il suono della sirena, finisce 88-77 con le due panchine svuotate