Trento e Avellino: percorsi diversi con finali identici. E adesso?

Aquila e Scandone hanno chiuso la loro stagione a gara 5 dei quarti, ma con un background diversissimo tra loro. Cosa riserverà il futuro?
28.05.2019 16:35 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Trento e Avellino: percorsi diversi con finali identici. E adesso?
© foto di Alessia Doniselli

Entrambe entrate ai playoff solo all’ultima giornata di campionato e protagoniste di un’uscita identica dalla postseason: gara 5 dei quarti di finali, persa piuttosto nettamente da parte di entrambe. Le similitudini tra le stagioni di Dolomiti Energia Trentino e Sidigas Avellino, però, si fermano qui. Entrambe hanno vissuto momenti esaltanti della propria stagione come molto difficili, ma è anche vero che in estate le premesse erano diverse, anche se parliamo di due grandi protagoniste delle ultime stagioni del basket italiano.

Trento, con gli arrivi di Radicevic, Mian e Jovanovic e i ritorni di Pascolo e Marble, aveva deciso di orientarsi verso una squadra tatticamente diversa da quella delle due finali consecutive: l’inizio terribile di stagione (10 sconfitte consecutive tra campionato e Eurocup) però ha cambiato radicalmente le prospettive dei bianconeri, “salvati” dal ritorno di Aaron Craft, miglior difensore della stagione. Il miglior record del girone di ritorno (11-4) ha portato al 6° posto finale, ma ai quarti è mancato quel guizzo nelle tre partite del Taliercio (chiuse con 57 punti segnati di media con l’unico acuto rappresentato dall’inizio sprint di Gara 1) che invece c’era stato in stagione regolare.

Avellino ha invece vissuto una stagione diametralmente opposta: partita benissimo sia in Italia che in Europa, la Scandone si è poi scoperta fragile ad autunno inoltrato, con i problemi economici del patron De Cesare che hanno portato all’addio a Norris Cole (ma anche all’esplosione di Keifer Sykes, “liberato” dalla presenza ingombrante del due volte campione NBA). Seconda dopo l’andata, Avellino nel ritorno ha vinto solo 5 partite (tante quante Torino) e ha centrato i playoff all’ultima giornata anche grazie ai ko di Cantù e Varese. Nella postseason però la Sidigas, almeno per le prime tre gare, ha ritrovato quella magia di inizio stagione, sbancando il Forum in Gara 1 e costringendo Milano alla peggiore prova stagionale in Gara 3, arrivando a un passo dall’impresa nonostante i tanti problemi di infortuni (soprattutto a Green, Ndiaye e Patric Young).

Per entrambe è ora tempo di pensare al futuro: allenatori in primis, con Avellino che dovrebbe ripartire dal confermato Maffezzoli e Trento che avrà questa settimana per interrogarsi su Buscaglia, con voci su un interesse per Brienza e Diana in caso di separazione. Quanto al parco giocatori, tanti i contratti in scadenza (soprattutto Avellino) e la sensazione che di facce nuove che si raduneranno a metà agosto potrebbero essercene tante in entrambi i ritiri, sperando che le brutte voci attorno alla situazione economica della squadra irpina rimangano, appunto, voci.