David Lee: "A Boston un nuovo ruolo, ma sono pronto per la sfida"

David Lee ha parlato ai microfoni di Basketissimo durante l'incontro con i media parlando di passato e futuro
05.10.2015 15:28 di Simone Mazzola Twitter:    vedi letture
David Lee
David Lee
© foto di Foto Simone Mazzola

I Boston Celtics sono arrivati a Milano seguiti da un corposo entourage al seguito e nella mattinata di domenica hanno incontrato i media sia di Boston al seguito che quelli italiani in trepidante attesa del loro esordio. La secondaria del PalaLido è stata la cornice della prima media avialability e dopo Brad Stevens, il giocatore che ha destato più interesse è stato senza dubbio David Lee.

L’ex Warriors arriva ai biancoverdi con la responsabilità di far fare il salto di qualità alla squadra. In dote si porta il bagaglio di conoscenza ed esperienza acquisita ai Warriors: “Tutti giocano per diventare campioni NBA e averlo potuto fare nella scorsa stagione è stato davvero importante. La posizione in squadra che ho avuto ha permesso di migliorare il mio gioco e di rendermi utile durante la stagione e nelle Finals”.
Ovviamente ora il suo ruolo sarà decisamente diverso, perché dovrà tornare a produrre punti e rimbalzi come fece a New York qualche anno fa, al fine di tornare protagonista: “Sarà tutto diverso rispetto alla scorsa stagione quando entravo e cercavo di dare un apporto in piccoli spazi di tempo. Dovrò rifocalizzarmi sul mio ruolo in questo nuovo ambiente, ma mi sento bene e sono in forma. Vedremo poi come l’allenatore vorrà utilizzarmi, ma io sono a disposizione”.
Questo viaggio in Europa è il primo approccio alla nuova stagione per i biancoverdi, ma è vissuta come un’occasione di crescere insieme e migliorare: “Ci sono diversi nuovi giocatori in questa squadra e il nostro obiettivo è di stare insieme, accrescere la conoscenza l’uno dell’altro e la chimica in campo. Penso che questo sia il momento perfetto per fare un’esperienza simile”.

Per lui non è la prima volta in Italia: “Sono stato a Positano qualche anno fa ed è un posto bellissimo. Non ero mai stato a Milano, ma è un città molto interessante, si sente che la gente è molto appassionata e ama il basket. Per noi è un onore poter giocare in Europa un paio di partite e rendere più sinergico il basket americano con quello europeo”.
Il suo arrivo ridefinirà le gerarchie della squadra e anche Kelly Olynyk dovrà avere un ruolo diverso, ma il lungo al secondo anno con i Celtics non è preoccupato: “David è un ottimo ragazzo e un giocatore dal grande talento. Ho molto da imparare da lui e credo che la nostra coesistenza sarà proficua. Io dovrò cercare di aiutare la squadra in ogni modo e dovremo essere tutti bravi a giocare e pensare una partita alla volta”.