Boston vuole volare: da Londra parte l’assalto alla vetta dell’Est

Le parole dei giocatori dei Celtics e di coach Stevens alla vigilia della sfida ai Philadelphia 76ers
10.01.2018 11:42 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Brad Stevens (Boston, dx)
Brad Stevens (Boston, dx)
© foto di Brian Babineau

La sera della grande sfida è vicina: Boston-Philadelphia è probabilmente l’edizione più attesa di sempre dei Global Games in salsa europea, ma la testa dei Celtics è pressoché interamente rivolta all’avversario di turno.

Dimostrazione di una mentalità vincente che ha portato Boston a essere al comando della Eastern Conference dopo la prima metà di stagione, traguardo simbolicamente tagliato nel percorso di avvicinamento alla trasferta londinese.

Nel parlare con la stampa alla vigilia del match, ad esempio, Brad Stevens si focalizza anche sull’assenza di Gordon Hayward: “È difficile non averlo qui con noi” - dice il coach dei Celtics - “Il suo recupero però procede a gonfie vele, ci dispiace non averlo qui con noi: speriamo di averlo presto in trasferta con la squadra, così che possa fare qualche esercizio in albergo con noi e fare gruppo”.

Stevens poi analizza nel dettaglio l’avversario di giovedì sera, gli elettrizzanti Sixers: “Ben Simmons è un giocatore speciale, ed è la differenza maggiore nel loro roster rispetto all’anno scorso. Inoltre hanno fatto un ottimo lavoro nell’introdurre veterani come Amir Johnson, JJ Redick, Bayless e anche Covington, che sta giocando come un vero e proprio veterano; quando hai giocatori così giovani è importantissimo poter fare affidamento su giocatori più esperti”.

Tra i giocatori, invece, c’é più eccitazione anche sulla trasferta nel Vecchio Continente: “Londra è fantastica” - dice Terry Rozier - “Ha alcuni tratti in comune con delle città americane ed è fantastica, spero di avere l’occasione di conoscerla meglio in questi giorni. Mi piacerebbe tantissimo anche andare allo stadio a vedere Chelsea-Arsenal (semifinale di andata di Coppa di Lega, ndr), amo il calcio”.

Un neo-arrivato come Aron Baynes, invece, dopo avere esaltato l’atmosfera di Boston (“è la squadra più blasonata dell’NBA e i tifosi sono incredibili, super appassionati: giocare in casa è speciale”) si concentra sui due avversari più temibili del roster dei Sixers: “Ben Simmons  è un giocatore fantastico, ha molto talento e sta giocando una stagione eccellente: migliora partita dopo partita, proveremo a limitarlo con un mix di diversi approcci difensivi. Il trashtalking di Embiid? Non ci interessa, il nostro focus è interno e interamente rivolto al successo della squadra”.