La carica dei giovani Sixers: il Processo passa da Londra

Le parole dei giocatori di Philadelphia alla vigilia della sfida ai Boston Celtics
10.01.2018 16:18 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Joel Embiid (Sixers)
Joel Embiid (Sixers)
© foto di Jesse D. Garrabrant

È un’esperienza unica”. Le parole di Robert Covington ben sintetizzano l’entusiasmo provato dai giocatori dei Philadelphia 76ers durante il primo giorno di allenamenti in vista dell’NBA Global Game - London 2018 contro i Boston Celtics: “In pochi hanno la possibilità di vivere quello che stiamo vivendo qui a Londra: hai la possibilità di scoprire un nuovo posto e la sua storia; in un certo senso sono triste di non potere passare più tempo qui”.

Anche Joel Embiid, indubbiamente uno dei giocatori più attesi dai fan europei che giovedì sera affolleranno -i biglietti sono andati sold-out dopo poche ore dalla messa in vendita negli scorsi mesi- la o2 Arena di North Greenwich, ci tiene a ribadire l’entusiasmo dei giovani Sixers: “Penso sia una grande opportunità anche per promuovere oltreoceano l’NBA. Essendo un giocatore international, poi, sento di più il calore della gente: non vedo l’ora di dare spettacolo giovedì sera, so che i tifosi sono incredibili qui”. Il centro camerunese poi punzecchia anche alcuni membri del reparto lunghi avversario: “Non è vero che non hanno giocatori della mia taglia: Baynes è un lungo, anche Horford. Potranno scegliere quando raddoppiarmi o meno, quindi starà a me capire quando starà arrivando un raddoppio: dovrò essere paziente in attacco”.

Partita molto sentita anche per un giocatore europeo come Dario Saric, che offre una disamina della stagione sin qui dei Sixers: “Finora stiamo andando molto bene, anche se abbiamo avuto un brutto mese di Dicembre, perdendo alcune partite che non ci aspettavamo di perdere. Adesso però siamo in una buona posizione, e dobbiamo cercare di vincere più partite possibili per poter raggiungere il nostro obiettivo di questa stagione: giocare i playoff. Abbiamo molto talento, penso sia solo questione di tempo prima di essere in grado di potere competere nella postseason e puntare a obiettivi importanti”.

Altra stella molto attesa da parte dei tifosi è sicuramente Ben Simmons, indubbio frontrunner per il premio di rookie dell’anno. L’australiano, nel concedersi alla stampa, ha toccato numerosi argomenti come il suo rapporto con LeBron James (“È stato di gran supporto sin qui, so di potere fare affidamento su di lui per un consiglio o un parere: è un grande esempio per me”), la rivalità con i Boston Celtics (“Sarà una gran rivalità, arricchita dalla presenza di giocatori speciali come Kyrie Irving”) e soprattutto il cambio più rilevante dall’arrivo in NBA: “Adesso sono responsabile di tutto ciò che faccio, non c’è nessuno a cui aggrapparsi. È tutto su di me”.