Johnson e Matthews con il dente avvelenato

I due si sono tolti alcuni sassolini dalla sarpa parlando rispettivamente di Williams e della propria ex squadra
01.08.2015 09:45 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
Johnson e Matthews con il dente avvelenato
© foto di Matt A. Brown/Icon SMI /AGENZIA

Ormai siamo davvero agli sgoccioli di una offseason molto interessante che, al momento, ha poco da fornire a livello di mercato.
L'unica notizia degna di nota, oltre al fatto che Gilbert Arenas sia stato allontanato da un luna park perchè ha saccheggiato di pupazzi il gioco dove bisogna far canestro, è quella dell'ennesimo ritorno in NBA di Sasha Vujacic che ha strappato un contratto annuale ai New York Knicks.
A contorno degli effettivi movimenti di mercato ci sono stati nella serata di ieri un paio di giocatori che hanno esternato un certo malcontento per le situazioni passate.

Il primo è stato Joe Johnson, che è risultato essere il meno dispiaciuto della dipartita di Deron Williams. E' evidente che il duo non abbia mai clickato e questo probabilmente più per difficoltà di Williams che per altro. Iso Joe aveva detto qualche mese fa che nessuno sarebbe stato indispensabile a questi Nets, compreso lui, ma voci dall'interno della squadra dicono che ci sia stata anche la sua pesante opinione nel cercare a tutti i costi una transazione con Deron. Una fonte vicina al giocatore e ai Nets ha fortemente smentito una possibilità di trade e ha rincarato la dose dicendo che la prossima potrebbe essere una stagione molto prolifica per Johnson.

Anche Wesley Matthews ha parlato ai microfoni dopo la sua dipartita da Portland, confessando di non essere rimasto particolarmente bene al fatto che la sua ex squadra non gli avesse nemmeno offerto un contratto. "Non mi sono sentito rispettato nel non ricevere nemmeno una proposta dalla mia squadra -ha detto- Ero in un team dove consideravo i compagni miei fratelli e dove sono diventato il giocatore che sono adesso. Non mi aspettavo questo trattamento".
Effettivamente può suonare strano che i Blazers non abbiano nemmeno provato ad approcciarsi con lui nel tentativo di tenerlo, posto che la cifra offerta dai Mavericks è impareggiabile e probabilmente anche esagerata come abbiamo avuto modo di analizzare qualche tempo fa.
Di sicuro l'interesse di Wes nel provare a ritornare con i suoi compagni non era comune con quello della società che probabilmente, appurato di avere perso Aldrige, stava già pensando di virare in una direzione diversa.