NBA: come il nuovo contratto televisivo incide sul salary cap

E' ormai risaputo che il nuovo contratto televisivo stipulato dall'NBA ha aperto le porte ad una ridefinizione globale di utili e contratti per società e giocatori. L'attuale accordo prevede che la Lega incassi 1,03 miliardi di dollari nella stagione 2015-2016, mentre dall'inizio del nuovo contratto l'anno successivo si passerà a 2,1 miliardi, per arrivare ai 3,1 del 2024-2025.
Spiegare quanto l'aumento degli introiti televisivi incida sul salary cap è facile, perchè con un aumento di diritti televisivi di 1,1 miliardi di dollari il cap si alzerà di 16 milioni. Questo vuol dire un aumento di 3,77 mln per il tetto massimo dei giocatori da zero a sei anni d'esperienza, di 4.52 mln per i veterani dal settimo al nono anno e di 5.27 mln per i giocatori con più di dieci anni nella Lega.
Se consideriamo che ogni squadra per essere in regola deve utilizzare il 90% del salary cap, capiamo che l'aumento del payroll sarà almeno di 14,4 mln all'anno.
Ovviamente i giocatori non sono stati colti alla sprovvista, infatti LeBron James ha siglato un contratto biennale con i Cavs che gli permetterà di ritornare free agent nel 2016, giusto in tempo per sfruttare il nuovo contratto e i relativi aumenti. Se nel 2015 prenderà 21.6 milioni a stagione, con il nuovo contratto completamente in essere partirebbe con il prenderne 23 sino ad arrivare a 28 con un quadriennale da 120 milioni. Questo porta un effetto importante, ovvero quello di generare sempre più contratti a breve termine. Prima i giocatori bramavano per avere lunghi rinnovi che potessero assicurargli un buon salario per tanto tempo, ora invece questa sicurezza viene un pò meno e tutti tendono a rischiare siglando contratti brevi per provare il colpo della vita quando le fette della enorme torta NBA saranno più grandi.
Detto ciò chi avrà la fortuna (o l'abilità) di essere free agent nella stagione 2016 non si porterà a casa tutto il gruzzolo possibile lasciando le briciole a chi viene dopo, infatti la Lega ha pensato, in accordo con l'associazione giocatori, di spalmare negli anni questo aumento con l'eccezione del grande salto da sedici milioni del primo anno. L'idea è di incrementare al massimo di quattro milioni per le succesive quattro stagioni.
Se pensiamo ai sacrifici fatti dall'associazione giocatori per riequilibrare una lega che economicamente non stava vivendo una grande ascesa, capiamo come ora che con il nuovo contratto solo otto squadre hanno operato in perdita (gran parte della quale è da attribuire ai Nets) e che con le novità in arrivo ci saranno introiti faraonici per tutti, è lecito aspettarsi che i giocatori vogliano indietro i compensi per i sacrifici. Come ha detto Kevin Durant commentando il nuovo accordo: "Ora non si dica che i proprietari non guadagnano più..."
Se poi possono permettersi di pensare ad accorciare le partite da 48 a 44 minuti, allora c'è davvero da aver paura (in senso positivo) su come possa ancora migliorare questa macchina da soldi guidata da Silver.