Eurocup&Champions: il punto sulle italiane in chiave qualificazione

Chi è messo bene, chi deve cambiare rotta, chi rischia: la situazione dopo le prime quattro giornate.
02.11.2017 13:02 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Eurocup&Champions: il punto sulle italiane in chiave qualificazione
© foto di Twitter Gran Canaria

Dopo quattro giornate di Champions League e Eurocup nessuna delle rappresentanti italiane è ancora imbattuta, ma la maggior parte di loro è comunque ben posizionata per sperare nel passaggio del turno.

L’unica che aveva fatto filotto nelle prime tre giornate, la Fiat Torino in Eurocup, è caduta rovinosamente ieri in casa contro una delle corazzate della manifestazione, il Darussafaka di David Blatt (non a caso unica imbattuta insieme a Kuban e Bayern). La squadra di Banchi continua però a essere in piena carreggiata per la qualificazione: la trasferta di Kazan chiuderà il girone d’andata, e nel ritorno Torino potrà contare su 3 partite in casa su 5, di cui due contro quelle che sono le sue immediate inseguitrici (il Cedevita e proprio i russi): situazione su cui la squadra piemontese, alla prima avventura in Europa da 30 anni, avrebbe messo la firma un mese fa.

Poteva mettersi sugli stessi binari favorevoli la situazione della Grissin Bon Reggio Emilia, che tra campionato e coppa si alterna quasi come Doctor Jekyll e Mister Hyde. La sconfitta di misura di ieri contro l’Hapoel Gerusalemme, però, non permette sonni tranquilli, anche alla luce del prossimo turno che sarà sul campo dell’inarrestabile (4/4 finora, con quasi 20 punti di scarto medio a partita) Bayern Monaco. In ottica qualificazione, sarà fondamentale sfruttare la partita con cui si aprirà il girone di ritorno, quella in casa contro il Buducnost finora fermato solo dal Bayern, e mantenere il vantaggio degli scontri diretti con i lituani del Lietkabelis, attualmente appaiati ai reggiani al 3° posto nel girone (in Eurocup, come in Champions, passano le prime quattro).

Situazione complicata per Trento, in striscia aperta di 3 sconfitte di fila dopo la vittoria al debutto contro l’ASVEL Villeurbanne. La Dolomiti Energia è attualmente ultima nel suo girone, dove però regna sovrano l’equilibrio (ben 4 squadre con un record di 2 vinte e 2 perse sinora): la chiave sarà ribaltare quante più sconfitte possibili nel ritorno e, soprattutto, non sbagliare l’impegno di mercoledì prossimo, quando in Trentino arriveranno i tedeschi dell’Ulm. 

Essendo i gironi di Champions League formati da 8 squadre, la 4° giornata rappresenta solo il giro di boa del girone d’andata: comunque un campione indicativo per comprendere i rapporti di forza del girone.

La situazione migliore, tra le italiane, è indubbiamente quella dell’Umana Reyer Venezia, in testa al suo girone insieme ai tedeschi del Bayreuth e ai turchi del Banvit, battuti tra l’altro nell’incredibile maratona della prima giornata. I campioni d’Italia in carica hanno sfruttato quasi alla perfezione le 3 partite casalinghe nelle prime quattro giornate (cedendo solo, in maniera rocambolesca, all’AEK Atene) e nel prossimo turno, con la trasferta in Slovenia contro l’Olimpija, hanno l’occasione di consolidare la loro posizione in ottica qualificazione.

Girone equilibratissimo quello della Sidigas Avellino, attualmente a 2 vinte e 2 perse ma l’unica ad avere finora sconfitto il Besiktas capolista, per giunta a domicilio. Gli irpini hanno avuto tre trasferte (sconfitti poi dai francesi del Nanterre e dai polacchi del Zielona Gora, che hanno agganciato in classifica proprio gli irpini) nelle prime quattro giornate, e potrebbero mettersi al sicuro in ottica qualificazione vincendo i prossimi due scontri diretti: mercoledì 8 in casa contro il Nymburk e martedì 14 in Grecia sul campo dell’Aris Salonicco.

Complicata ma non ardua la situazione del Banco di Sardegna Sassari, che invece ha perso la chance presentatagli dal calendario, perdendo tutte e tre le partite casalinghe finora giocate. L’unica vittoria arrivata sinora, sul campo di Murcia, tiene però i sardi in corsa per la qualificazione, anche perché hanno perso finora contro le prime tre forze del girone (Monaco, Oldenburg e Karsiyaka). Fondamentali saranno le prossime due partite, contro le due squadre in teoria più deboli del girone: i lituani della Juventus (mercoledì 8) e gli israeliani dell’Hapoel Holon (mercoledì 15).

È messa peggio di tutti la SikeliArchivi Capo d’Orlando, finora sconfitta in tutte e quattro le partite giocate sinora nel girone. Seppure, anche nel caso dell’Orlandina, tre di queste siano state giocate in trasferta, il 4° posto, ultimo utile per la qualificazione, dista ora due vittorie, e la difficile sfida di martedì sera contro i lituani del Neptunas (finora sconfitti soltanto dei tedeschi del Ludwigsburg) rischia concretamente di essere un dentro/fuori: una partenza da 0–5 potrebbe non essere “corretta” neanche da un eventuale -e difficile- percorso netto nelle successive partite casalinghe.