Italia, caccia al bis Mondiale: c’è da superare il tabù Croazia

Gli azzurri tornano in campo a Zagabria alle ore 18
26.11.2017 11:26 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Italia, caccia al bis Mondiale: c’è da superare il tabù Croazia
© foto di Alessia Doniselli

Dopo la vittoria contro la Romania, per l’Italia è già tempo di scendere nuovamente in campo e di cercare di piazzare il secondo punto, verso il Mondiale di Cina 2019. C’è la prima trasferta, su un campo complicato contro quello di Zagabria, con di fronte la nostra storica bestia nera, quella Croazia che ci ha cancellato il sogno Rio 2016 ed eliminato in più di un’edizione degli Europei. Ma questa volta la situazione potrebbe ribaltarsi, visto che gli uomini di Skelin sono già quasi spalle al muro, dopo la clamorosa sconfitta in Olanda e con il rischio di trovarsi 0-2, dopo due giornate.

E’ l’occasione per gli azzurri di ipotecare il primo posto nel girone e guardare poi con più fiducia e tranquillità alle restanti quattro partite, da giocare nel 2018. “Loro vorranno rifarsi ed il fatto di giocare in trasferta, in un’arena come questa, è un ostacolo – le parole del ct Meo Sacchetti, verso la sfida delle ore 18 (diretta Sky Sport 2) – Non dovremo avere amnesie e non dovremo dare nulla per scontato. Voglio una squadra sfrontata e con la voglia di tuffarsi su ogni pallone”. Quella in parte vista nel primo tempo contro la Romania, prima del brutto finale di partita.

Il ct ha deciso di inserire nei 12 il figlio Brian Sacchetti, al posto di Iannuzzi (unico non entrato a Torino), mentre per il resto non ci sono novità. Saranno sempre Gentile ed Aradori le due punte dell’Italia, con la regia di Vitali e l’imprevedibilità di Della Valle, sperando in un contributo più sostanzioso da un Polonara invisibile al PalaRuffini. I rumors su Simon si sono rivelati infondati e l’ex milanese non ci sarà, tra i padroni di casa non ci sono stelle di primo piano: i più conosciuti sono Bilan ed il sassarese Planinic, anche se i migliori in Olanda sono stati Kruslin e Sakic.