Italia, quasi impossibile fare più di così. Ed il futuro ora preoccupa

Questa generazione è quasi giunta al capolinea, ma alle spalle non si vedono tanti giocatori pronti
14.09.2017 20:13 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Italia, quasi impossibile fare più di così. Ed il futuro ora preoccupa
© foto di Foto Fiba

Il giorno dopo la delusione c’è ancora, anche se obiettivamente era impossibile chiedere di più a questa Italia. A differenza di due anni fa, quando si aveva la sensazione di una grandissima occasione sprecata, questa volta la Serbia era più forte di noi, soprattutto nei settori dove siamo costantemente in difficoltà, cioè nei lunghi. E’ stata una Nazionale di grande cuore, che ha sempre lottato su ogni pallone, mettendo costante intensità difensiva. Però, quando sono arrivate le rivali più grosse, non c’è stato niente da fare, viste le poche alternative offensive al tiro da 3 punti.

Ormai Eurobasket 2017 è un capitolo chiuso e bisogna guardare avanti, ma il futuro non sembra essere particolarmente sereno. Il tempo passa e questa generazione è ormai quasi giunta al capolinea, con un pugno di mosche in mano e l’unico possibile obiettivo rimasto quello dei Mondiali 2019 in Cina. Ma bisognerà capire chi ci sarà, visto che la Fiba ha pensato bene di inserire queste finestre invernali, in cui i giocatori NBA e di Eurolega saranno assenti. E, come detto da Ettore Messina, alla rassegna iridata (se ci qualificheremo), andrà una squadra completamente nuova.

L’arduo compito spetterà a Meo Sacchetti, che già dal prossimo novembre dovrà mettere in campo una squadra senza i talenti più importanti (Belinelli, Datome, Hackett e Melli su tutti), contando solo sui giocatori rimasti nel nostro campionato, tra i quali non sembrano esserci molti elementi di caratura internazionale. Recuperare Alessandro Gentile sarà un must, visti i suoi 25 anni, ma la vera sfida dovrà essere la crescita dei giovani, in particolare quelli arrivati secondi al Mondiale Under 19. Tra i tanti problemi del nostro movimento, questo è uno dei più importanti: della squadra d’Europa Under 20 del 2013 il solo Abass era tra i convocati di questo Europeo, tra l’altro non giocando praticamente mai. Ora il ricambio generazionale diventa un’urgente necessità e fare il salto di qualità appare molto difficile.