Media Day: I Knicks alla ricerca del riscatto con Jackson più coinvolto

Anthony è chiamato a fare di più, così come Jackson per riportare in alto i Knicks.
27.09.2015 12:15 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
Media Day: I Knicks alla ricerca del riscatto con Jackson più coinvolto
© foto di Liverani

Proseguono i primi passi d’avvicinamento alla nuova stagione NBA e dopo aver parlato dei campioni NBA, ora è il momento dei New York Knicks che sono chiamati a una stagione di recupero e risultati dopo che è stata fatta piazza pulita nella scorsa stagione.

Ovviamente si sa che una delle tifoserie meno pazienti in assoluto è proprio quella dei Knicks che è riuscita a fischiare la scelta di ogni giocatore al draft. Quest’anno con Porzignis oltre alle critiche mosse dai tifosi c’è anche stata una valutazione piuttosto curiosa di Phil Jackson che lo ha definito un potenziale Shawn Bradley, non il massimo per un esponente della società che lo ha scelto.
Ovviamente siamo davanti ai soliti mind games di P-Jax che poi ha confermato la bontà del giocatore e la sua voglia di migliorare. Anche Fisher ne ha parlato bene disegnandolo come un grande lavoratore che è sempre in palestra dalle 7.30 prima di tutti.
Dalla Free agency è arrivato qualche giocatore di comprovato valore come Aaron Afflalo e Robin Lopez. Di sicuro non sono nomi che fanno girare la testa, ma sono una base di solidità su cui la squadra può contare in vista del futuro. Inoltre secondo Jackson la presenza di Lopez potrebbe permettere a Carmelo Anthony di giocare da power forward.
E’ ovvio che la stagione della squadra è legata a doppio filo con quella di Melo, infatti dopo che gli è stato dato il via libera dai medici per giocare al 100% e poter prendere parte completamente agli allenamenti, si è rasserenato il cielo sopra New York.
Ormai anche lui non potrà più accampare scuse, perché nonostante non gli sia chiesto di vincere il titolo con questo gruppo, dovrà dimostrarsi più leader e figura di riferimento non solo con i punti, ma anche con l’atteggiamento e leadership.

La panchina sarà ancora in mano a Fisher che pur essendo conscio e impotente davanti alla scorsa stagione da incubo, ora è chiamato a una rivincita e a produrre i risultati che un roster rinnovato può portare. Ha chiesto l’assistenza di Phil Jackson e una sua maggiore presenza sia dal punto di vista gestionale che tecnico. Di sicuro il maestro Zen ha dimostrato nell’ultima stagione di non aver sotto controllo neanche alcune sue dichiarazioni decisamente forzate, ma se c’è un uomo in grado di ribaltare completamente le sorti di questa franchigia, probabilmente è lui e ora ha tutta la pressione del mondo per dare l’ennesimo esempio di onnipotenza della sua fulgida carriera.