NBA schedule: meno back to backs e 4 in 5 per un calendario intelligente

L'NBA è riuscita a migliorare considerevolmente l'estenuante calendario della prossima stagione.
13.08.2015 14:00 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
NBA schedule: meno back to backs e 4 in 5 per un calendario intelligente

Nella scorsa notte l’NBA ha diramato il calendario ufficiale della stagione 2015/2016 e c’era molta attesa per vedere come le modifiche di cui tanto si è parlato negli ultimi mesi potessero essere inserite.
Posto che una riduzione delle partite non era un’opzione considerabile, bisognava fare il possibile per rendere l’estenuante calendario di 82 partite un po’ meno drammatico e grazie a ESPN nella persona di Tom Habestroh assieme al consulente dei Rockets Ed Kupfer e Jeremias Engelmann si è arrivati a un calendario che è stato considerevolmente migliorato riducendo così lo stress per le squadre, ragionando sul mixare in modo logico il numero di partite e il fisiologico riposo.

Il primo dato fondamentale è la considerevole riduzione dei back to back, infatti rispetto ai 578 della scorsa stagione si è passati ai 535 della prossima, ovvero un 7.4% in meno che se lo aggiungiamo al -8% dei B2B con la seconda partita in trasferta (372 contro 407) rende già questa schedule maggiormente qualitativa. Un altro grande sforzo per bilanciare la fatica delle squadre è stata la riduzione del 59.4% dei cosiddetti “4 games in 5 nights” passando da uno spropositato 69 a 28.
Come è stato possibile tutto questo? Molto semplicemente riducendo del 19.3% le situazioni da “tre giorni di riposo”, facendo aumentare del 2.6% (1430 contro 1390) le partite con un giorno di pausa e dell’11.6% (365 contro 327) quelle con due.
Ovviamente non tutte le squadre avranno lo stesso numero e qualità di back to backs, infatti ci sono cinque squadre a quota 20 che numericamente è la quota più alta, però se consideriamo che gli Hawks ne avranno 19 di cui undici chiusi in casa, mentre OKC ne avrà sedici, di cui ben 15 chiusi con una partita in trasferta, è essenziale capire che anche in questo caso il numero va pesato e non contato.
Clippers e Warriors sono al top della classifica con undici back to back con entrambe le partite in trasferta, mentre Hornets e Celtics solo quattro con addirittura otto squadre prive di 4 in 5 nella loro schedule.

Ovviamente si viaggia ugualmente molto e le squadre delle coste sono penalizzate, infatti Golden State sarà la squadra che viaggia di più con 54.006 miglia contro Cleveland che ne percorrerà solamente 35.444.
Per chiudere c’è un’ulteriore statistica che considera i dati della scorsa stagione ed evidenzia il fatto che nella metà delle partite che si giocheranno le squadre arriveranno con gli stessi giorni di riposo rispetto agli avversari, assottigliando così il fattore stanchezza o ruggine che potrebbe inficiarne il risultato.
In definitiva, anche in questa situazione, l'NBA è riuscita a ricavare il massimo da una situazione molto spinosa, pensando alla grande il calendario, anche se questo non eliminerà il problema infortuni che in 82 partitie sono impossibili da gestire.