Perchè Valanciunas lascia sul tavolo tanti soldi? Anatomia di un rinnovo

I due free agents più appetibili della prossima stagione, ovvero Damian Lillard e Anthony Davis, hanno rinnovato il loro contratto con negoziazioni piuttosto semplici, in quanto indubitabilmente orientate verso il massimo salariale.
Di sicuro uno dei più interessanti giocatori, un gradino sotto il massimo salariale, poteva essere Jonas Valanciunas, centro in ascesa dei Toronto Raptors.
Come vi abbiamo accennato ieri ha rinnovato il contratto con un quadriennale a 64 milioni di dollari con premi che lo possono fare arrivare a quota 70. Guardando di primo acchito sembra un grande affare per Toronto che nonostante qualche intoppo di percorso portano a casa un notevole scorer dal post (51.3 di percentuale e terzo posto assoluto tra chi ha tentato 100 o più tiri nella scorsa stagione) con il carreer high di 57.3% dal campo proiettati su 36 minuti.
Ma allora perché un giocatore con un ottimo potenziale, anche se esplorato solo a tratti, non ha aspettato di battere il campo della Free Agency dove poteva ricevere offerte quadriennali da 90 milioni o addirittura quinquennale a 120 dai Raptors?
Nonostante quello che si possa pensare, considerando il continuo innalzamento del cap e la possibilità di monetizzare in modo clamoroso durante la prossima offseason, molti giocatori giovani preferiscono comunque assicurarsi una certa stabilità con un contratto remunerativo e pluriennale di modo da salvaguardarsi da ogni imprevisto (vedi campionati europei per Valanciunas). A quel punto chi può permettersi di giocare al rialzo con contratti annuali sono solo quei giocatori con una determinata anzianità, che hanno già assicurato le proprie casse e che possono far progetti a breve termine come LeBron James che è l’unico esempio di rinnovo annuale con tale scopo. Già solamente giocatori come Greg Monroe hanno deciso di firmare per due anni con la player option, mentre DeAndre Jordan e Kevin Love, hanno optato per firmare a lunga scadenza su cinque anni con la player option al termine del quarto.
Toronto quindi risparmia diversi soldi dal contratto del lituano, pur avendo un potenziale ottimo giocatore a libri, con DeMar DeRozan nell’anno di player option.
Dall’altra parte firmare il giocatore con un anno di anticipo senza avere un quadro preciso di progresso da parte del giocatore (in alcune categorie le sue statistiche sono scese) è un rischio, ma ha tutta l’impressione di essere un rischio calcolato…bene.