Problemi per Golden State: si ferma anche Durant

Tempi poco tranquilli per i Golden State Warriors: i campioni in carica, oltre ad aver perso quasi definitivamente il primato della conference, si ritrovano faclidiati dagli infortuni, in una situazione similare a quella dei Boston Celtics.

Al momento, nella baia, si registrano gli infortuni di ben tre All-Star: oltre a Stephen Curry e Klay Thompson, contro Minnesota si è infortunato anche Kevin Durant. Per il due volte MVP, una distorsione alla caviglia destra lo terrà ai box per altre tre settimane, mentre per l'altro Splash Brother, la frattura al pollice destro gli farà saltare almeno altre sette partite. 
Per l'ex Oklahoma City, la diagnosi è di una frattura cartilaginea di una costola, figlia di uno scontro contro Karl-Anthony Towns nella sconfitta contro i Minnesota Timberwolves. 

"Non sono preoccupato, si tratta di problemi minori, non più di un paio di settimane: dobbiamo sopravvivere a queste partite e tornare in forma per i playoff" è il commento ottimista di coach Steve Kerr, che deve fare a meno anche di Omri Casspi: "Sono dispiaciuto per lui, è un peccato, perché in questa situazione poteva ottenere molti minuti". 
Ci scherza su, come è solito fare, Draymond Green, unico All Star rimasto sano: "Beh, sono più tiri per me (ridendo). Ad ogni modo, l'importante è che stiano bene. E' un opportunità per loro di riposarsi e per altri di avere più minuti e potersi mettere in mostra". La stessa posizione è condivisa da Durant stesso, che tuttavia lamenta come l'impossibilità di scendere in campo si scontri con la sua voglia di giocare.

Nella prima partita senza il terzetto, Golden State ha perso in casa contro i Sacramento Kings, in una partita mai controllata. Le migliori risposte sono arrivate da Quinn Cook, con 25 punti e 5/7 da 3 punti. Per i Playoff servirà ben altro, e Golden State spera di farsi trovare pronta.