Eurolega: l’Olimpia lotta e sogna, poi alla fine vince il Real Madrid

Un rimbalzo sfuggito, un rimpallo sfortunato e la classe di campioni come Llull e Doncic, così l’Olimpia Milano esce sconfitta dal campo dal Real Madrid (94-89), ma conferma di essersi ritrovata. I biancorossi giocano alla pari sul campo della capolista di Eurolega, restando in più di un’occasione in vantaggio, avanti di 5 ad inizio ultimo periodo ed in parità a due minuti dalla fine. Purtroppo il finale è amaro, però Cinciarini e compagni devono uscire rafforzati da questa trasferta, per la seconda grande partita consecutiva contro una big, dopo l’impresa con l’Olympiacos. Arrivano segnali interessanti anche da Hickman e Raduljica, con un superlativo Simon per i campioni d’Italia.
La squadra di Repesa trova buone soluzioni offensive, andando spesso al ferro poco protetto dalla difesa iberica e giocando bene di squadra, con un Simon subito protagonista e l’energia di McLean, nonostante le invenzioni di Llull ed il fisico vicino a canestro di Ayon. L’EA7 mette anche la testa avanti con una penetrazione di Cinciarini (30-31 al 14’), prima che diventi protagonista il gioiellino Doncic e ci sia un po’ di sofferenza a rimbalzo offensivo, anche a causa del quintetto piccolo messo in campo dal coach biancorosso. Il Real va anche a +5, ma i campioni d’Italia rispondono con un 7-0 per chiudere il primo tempo, con un redivivo Hickman, e vanno al riposo lungo avanti (46-49 al 20’).
I biancorossi vanno anche a +6 in avvio di ripresa, continuando a giocare con intensità, però da un rimbalzo offensivo, Carroll trova una casuale tripla aperta, per ridare fiducia ai padroni di casa e piazzare il 7-0 per il sorpasso. Ma l’Olimpia non è più la squadra di un mese fa e reagisce immediatamente, respingendo il tentativo dei padroni di casa e riprendendo il vantaggio, con anche un contributo di Raduljica (67-71 al 29’). Milano ha l’occasione di dare un colpo importante, però finisce sul ferro la tripla di Hickman del +8, dopo aver segnato quella precedente, ed il Real punisce da grande squadra, con un 7-0 ed aggredendo in difesa, per il nuovo vantaggio interno. L’EA7 non molla ed è volata, dall’85-85 a 2’ dalla fine: Lllull trova il sorpasso, poi un rimpallo fortunato porta Ayon al canestro che di fatto decide il match, mentre Kalnietis non trova le triple. Peccato, ma finalmente è la vera Olimpia. Anche se i rimpianti per quel mese e mezzo terribile aumentano...
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