L’EA7 s’interroga e attende gara 4: “Dobbiamo curare i dettagli”

Troppi giocatori sottotono sinora nella serie per la squadra di Banchi
03.06.2015 14:48 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Nicolò Melli
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Nicolò Melli
© foto di Alessia Doniselli

La sconfitta di ieri sera fa male a Milano, perché arrivata con il genere di partita che dovrebbe favorire l’Olimpia: cioè basse percentuali al tiro da fuori e grande fisicità. La gara è stata una vera e propria battaglia, in più di un’occasione anche oltre il limite (non solo per il pugno di Sosa a Cerella) da ambo le parti, nella quale è stata Sassari ad avere la lucidità migliore nel momento decisivo. Nonostante, la squadra di Sacchetti sembrasse più provata fisicamente nei minuti finali, dopo il pareggio firmato da capitan Gentile a tre minuti dalla fine. 

Invece, oltre alle invenzioni di Logan e Sanders, i biancorossi hanno perso la loro superiorità a rimbalzo, concedendo almeno tre seconde opportunità ai sardi, ed hanno forzato in attacco, affidandosi esclusivamente a giocate individuali. Un po’ come accaduto nel quarto periodo di gara 1, quando la formazione di Banchi non ha più giocato di squadra ed ha subito il decisivo parziale degli avversari. La prima giornata no di Hackett e la scarsa precisione dall’arco ha fatto il resto, consegnando alla Dinamo un nuovo comando della serie, questa volta un po’ più pericoloso dell’1-0 di avvio.

Domani l’EA7-Emporio Armani non potrà sbagliare, pena un 1-3 molto complicato poi da recuperare, e dovrà farlo su un campo probabilmente ancora più infuocato (già tutto esaurito) e contro una squadra in fiducia, che ora inizia a vedere il clamoroso traguardo possibile. “Dovremo curare i dettagli”, le parole di Bruno Cerella alla fine della partita di ieri, riportate dalla Gazzetta. Sperando, finalmente, di riuscire ad avere un contributo positivo da tutti, titolari e giocatori in uscita dalla panchina: sinora non è mai accaduto nel corso di questa serie. Ed ha inciso parecchio.