L’Olimpia già consistente in difesa, attende la crescita di Jefferson

L’attacco va a folate ed a sprazzi, ma fare almeno 75/80 punti non sembra certo un problema per questa Olimpia Milano. Il talento offensivo è di alto livello e molti giocatori hanno tanti punti nelle mani, ovviamente Goudelock e Theodore su tutti. C’era più di un dubbio, invece, sulla consistenza difensiva, visto che singolarmente praticamente nessun elemento dell’EA7 è un mastino. Le prime tre gare ufficiali hanno stupito positivamente da questo punto di vista: poco più di 67 punti di media presi, nonostante non sia mancato più di un errore individuale o di squadra nel corso delle partite.

L’applicazione messa e sottolineata anche da Simone Pianigiani nel post Cremona, nonostante lo staff tecnico stia ancora lavorando piuttosto duramente dal punto di vista fisico, è sicuramente un ottimo segnale per il prosieguo dell’annata. Tutto dovrà essere confermato nelle prossime settimane, con l’inizio dell’Eurolega ma, con una conoscenza reciproca destinata a crescere con il passare delle settimane, le incomprensioni dovrebbero diminuire e potrebbero così dare ai biancorossi quella consistenza e continuità difensiva necessarie per poter vincere in Italia e competere in Europa.

Se i nuovi arrivati sembrano tutti già inseriti, pur con qualche naturale alto e basso, chi è apparso ancora in grande difficoltà è stato Cory Jefferson. Esclusa l’ultima amichevole con la Vanoli, l’americano sembra ancora spaesato e non riesce ad incidere, nei minuti in cui è messo in campo. E’ alla prima esperienza fuori dagli Stati Uniti e probabilmente gli serve un ambientamento più lungo, in un mondo completamente nuovo per lui. Ma, con Young fuori almeno fino a metà novembre, il suo contributo sarà molto importante per l’EA7 in Eurolega. E le prime giornate saranno di fuoco.