Olimpia, i frutti del buon lavoro e la condizione che cresce

Quattro vittorie consecutive in Europa dopo il brutto esordio di Monaco, tre successi in fila nell’arco di 5 giorni: continuano i buoni segnali biancorossi.
30.10.2019 11:53 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Olimpia, i frutti del buon lavoro e la condizione che cresce
© foto di Flickr Olimpia Milano

La fortuna di una stagione lunghissima, come quella che sta vivendo l’Olimpia Milano di Ettore Messina (che venerdì sera scenderà in campo per la dodicesima volta su 66 partite “sicure” di stagione regolare), sta nel potere avere sempre la possibilità di riscattare un momento negativo. Come ha regolarmente fatto Milano dopo i momenti più bassi di questa breve stagione (i ko con Bayern, Brindisi e Cremona).

L’Olimpia che ieri sera a Berlino ha conquistato il quarto successo consecutivo in Eurolega, agganciando almeno per una notte la vetta della classifica (e garantendosi così un’affascinante scontro al vertice la sera di Ognissanti contro il Barcellona) è diretta conseguenza anche della squadra poco brillante vista nei passi falsi casalinghi o nella sconfitta del PalaRadi. Un gruppo che sta lavorando su se stesso, continuando a provare cose nuove in ogni partita e a “pesarsi”. Il tutto, con dei giocatori sempre in grado di dare un contributo più che utile quando chiamati in causa, a prescindere dal minutaggio effettivo sul parquet.

Come l’Amedeo Della Valle visto con il Fenerbahce (e confermatosi per atteggiamento e generosità contro Roma e Alba, anche se i numeri non sono stati quelli della sfida alla squadra di Obradovic) trova una sua origine anche nei segnali positivi dati in alcuni punti bassi di questa stagione, lo stesso si può dire per due giocatori tra i migliori della tre giorni passata tra le due capitali di Italia e Germania: Andrea Cinciarini e Kaleb Tarczewski non erano stati tra i migliori dell’avvio stagionale, e per certi versi possono essere due simboli della bontà del lavoro della squadra di Messina. Contro Roma e Berlino sono stati fondamentali tanto in attacco quanto in difesa, limando imperfezioni e problematiche emerse nelle uscite precedenti e facendo tesoro del lavoro in allenamento.

Concetto che si va ad accompagnare ad un clima, un ambiente, che ha sempre trasmesso serenità e fiducia, anche dopo i punti più bassi (basti pensare alle parole rassicuranti di Sergio Rodriguez dopo il ko di Cremona). Serenità e fiducia che sono cruciali anche nel far rendere al meglio tutti quanti: Riccardo Moraschini ieri è stato difensivamente decisivo in un paio di recuperi anche se entrato “a freddo”, passando tantissimi minuti in panchina. Con una condizione di forma destinata inevitabilmente a crescere andranno poi a diminuire, con tutta probabilità, quei momenti più bui che emergono nel corso dei 40’ (il primo quarto di Roma, il secondo di ieri per citare due esempi). E, anche in questa direzione, le risposte di Shelvin Mack domenica e Nemanja Nedovic ieri sera sono altri segnali incoraggianti, per una squadra che sta dimostrando di meritare la fiducia di cui gode.