Olimpia, una vittoria di qualità tra certezze, difesa e interrogativi

Una vittoria di qualità, probabilmente la più importante sinora del campionato. L’Olimpia Milano fa sentire la sua voce, quella della grande favorita di inizio stagione, su uno dei campi più difficili di Serie A e (finalmente) contro una diretta rivale, dopo le due sconfitte interne con Avellino e Venezia nel girone d’andata. Un segnale positivo per Pianigiani, quando mancano meno di due mesi all’inizio dei playoff. E la striscia di sei vittorie consecutive in Italia, è un sintomo di continuità, quella invano cercata da inizio stagione ed ora forse arrivata, almeno dentro i confini.

La regia di Cinciarini, i lampi di Jerrells, la concretezza di Micov e la solidità dei due centri: queste appaiono delle certezze per la formazione biancorossa, quando ci avviciniamo alla fase decisiva della stagione. Ieri si è aggiunta la miglior prova stagionale di Pascolo, a cui serve dare fiducia e minuti perché in Italia ha le qualità per fare la differenza, ed un Goudelock forse uscito dal clamoroso tunnel di imprecisione al tiro, dopo aver toccato quota 20 errori consecutivi. Il tutto con il supporto di una difesa solida, come già si era visto in campionato in altre occasioni.

Il primo posto solitario appare una logica conseguenza, anche se non mancano ancora i punti interrogativi all’ombra della Madonnina: uno riguarda un Kuzminskas ancora lontano dal giocatore NBA ed anche apparso un po’ innervosito nell’ultimo periodo, l’altro è il rientro di Theodore, con il quale andranno cercati nuovi equilibri di squadra. Senza dimenticare che Avellino aveva assenze pesanti vicino a canestro e, in un’eventuale sfida nei playoff, ci saranno anche N’Diaye e Lawal a fare la voce grossa con Fesenko. Ma, nel frattempo, Milano può lavorare con serenità.

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