Serie A: Milano è brutta e non segna mai, Torino ringrazia e domina

Senza energia e senza gioco. Dopo il ko con il Khimki, l’Olimpia Milano si porta le sue difficoltà anche in campionato ed esce malissimo (71-59) dalla trasferta sul campo della Fiat Torino, subendo la terza sconfitta stagionale in Serie A. Una partita pessima da parte degli uomini di Pianigiani, praticamente sempre sotto nel punteggio, anche a -20, con qualche segnale solamente da un Kaleb Tarczewski al debutto in campionato (Jefferson fuori dai 12) e da una fiammata di Jerrells. Ma l’attacco è un pianto (6/30 da 3 punti) ed anche in difesa arrivano alcune disattenzioni fatali, con una differenza di energia notevole con i piemontesi. E, quando arrivano i problemi di falli dei lunghi, la notte diventa fonda.

Le due squadre sono in difficoltà e si vede in campo, in un primo quarto, dove non si segna praticamente mai, ci sono tantissime palle perse e lo spettacolo non è indimenticabile. I biancorossi trovano l’energia del centro alla ‘prima italiana’, ma è l’unico a produrre offensivamente e quando dall’altra parte si scalda Patterson, è fuga interna (26-16 al 15’). Se in difesa arriva qualche giocata di qualità, l’attacco lascia troppo spesso a desiderare. Il talento però non manca e quello di Jerrells non si scopre questa sera: dieci punti in quattro minuti e l’EA7 torna in partita (30-27 al 19’).

La ripresa di apre con pesanti problemi di falli biancorossi, con le quattro penalità per Tarczewski e Gudaitis, mentre continuano le gravi difficoltà offensive e Torino, pur non brillando, ne approfitta per allungare nuovamente (41-31 al 26’), con il primo canestro dal campo di Vujacic. Milano si sfalda (solo otto punti segnati nel terzo periodo, non segnando praticamente mai dall'arco), il parziale si allunga a 14-0 ed è fuga vera per i piemontesi, dominando sotto le plance con Mbakwe. Il distacco raggiunge i 20 punti (55-35) in avvio di quarto periodo, quando Jones inventa la tripla dall’angolo, prima di una flebile reazione milanese, firmata Cinciarini. Ma è troppo poco e, soprattutto, troppo tardi e la Fiat torna al successo dopo quasi un mese. Mentre per i biancorossi si addensano le nubi...

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