Final Eight 2017: rimonta Olimpia, Reggio Emilia ko ed è finale

Ancora all’ultimo respiro, seppur senza attendere l’ultimo tiro, l’Olimpia Milano vola in finale di Coppa Italia. I biancorossi sono quasi sempre sotto nel punteggio, ma nel finale trovano quelle triple assenti per tutto il resto della partita, in particolare con l’ex Cinciarini e Macvan, e superano la Grissin Bon Reggio Emilia (87-84). C’è anche tanto Sanders nel successo della formazione campione d’Italia, così come un Pascolo decisivo per la rimonta, nel corso del quarto periodo. Dall’altra parte non bastano cinque uomini in doppia cifra. Ora l’EA7 affronterà Sassari in finale nel remake del 2015.

L’inizio è positivo per i campioni d’Italia, servendo sotto canestro Macvan e Raduljica e mandando già in panchina con due falli Cervi, anche se gli emiliani sono sempre a contatto. Poi arriva il primo blackout offensivo ed il parziale di 2-11 permette alla Reggiana sorpasso ed allungo, in una partita in cui gli arbitri fischiano i sospiri (16 falli nel primo quarto). Dopo un bel momento di Pascolo, è l’ultimo arrivato Williams a dare il massimo vantaggio reggiano (38-28 al 15’), mentre l’EA7 non difende ed ha già 45 punti subiti in 17’. Il finale di tempo, però, è tutto di marca milanese: è Sanders a guidare la rimonta, finalizzata dalla tripla di Kalnietis per il pareggio a quota 45.

Repesa, dopo aver preso tecnico nel finale, viene espulso per proteste nel corso dell’intervallo lungo, poi arriva anche un tecnico per flopping a Sanders e la partita diventa più nervosa e meno spettacolare. Milano non sfrutta i problemi di falli dei lunghi emiliani (Cervi e Reynolds a quota 4) e non segna quasi mai il canestro dall’arco, mentre Aradori trova due triple per dare un nuovo allungo (60-53 al 28’), che diventa anche +8 con De Nicolao. Pascolo regala una speranza all’EA7, Dragic va in contropiede e, dopo un’altra magia dell’ex Trento, Cinciarini trova il primo canestro della sua gara, per il sorpasso (76-78 a -2’34”). Il grande ex vale il +3 dall’arco, poi Macvan piazza la tripla definitiva. E l’Olimpia vola in finale. 

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