Final Eight 2017: le pagelle di G.B. Reggio Emilia-EA7 Armani Milano

Sanders è il migliore in campo, ma ci sono anche tanto Pascolo e Cinciarini per i biancorossi
18.02.2017 20:24 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Final Eight 2017: le pagelle di G.B. Reggio Emilia-EA7 Armani Milano
© foto di Alessia Doniselli

Le pagelle di Grissin Bon Reggio Emilia-EA7 Emporio Armani Milano, semifinale di Coppa Italia, vinta per 87-84 dai campioni d’Italia:

McLean 6 - Sempre prezioso il suo apporto sotto canestro, anche se riesce ad essere meno incisivo del solito in attacco. Nel minuto finale è in panchina, in debito di energia.

Fontecchio ne

Hickman 5 - Tre falli nel primo quarto, segna un paio di canestri in avvio di ripresa, ma il suo apporto è ancora abbastanza marginale.

Kalnietis 6 - Soffre contro Kaukenas e fa più fatica delle ultime partite. Segna la tripla del pari a fine secondo quarto e cresce nel corso della ripresa.

Raduljica 6.5 - Una delle migliori prove in biancorosso. Inizia forte, serve anche 3 assist, pur avendo qualche solito problema difensivo. Nella ripresa non vede quasi più il campo.

Dragic 6.5 - Alla fine è decisivo, perché segna quattro punti in contropiede nella rimonta e la tripla nel finale, per ridare il vantaggio all’EA7.

Macvan 6 - Non ripete la prova di giovedì, ma mette la tripla che chiude i conti nel finale.

Pascolo 7.5 - Se l’Olimpia se la gioca in volata, il merito è gran parte suo. Riporta due volte sotto Milano, non sbagliando praticamente nulla. Da applausi.

Cinciarini 7 - Fischiatissimo, consuma la vendetta dell’ex. Non trova il canestro per tutta la partita, poi mette i cinque punti che la decidono. E fa un buon lavoro difensivo.

Sanders 8 - Ecco il Rakim MVP delle ultime manifestazioni: è per larghi tratti l’attacco di Milano, ma ci sono anche pressione difensiva, rimbalzi e assist.

Abass 5 - Viene rimesso in campo, dopo non aver giocato i quarti. Ma non riesce ad incidere nel match, c’è anche qualche errore di troppo. 

Cerella ne

IL DOPO PARTITA: LE PAROLE DI CANCELLIERI, CINCIARINI E PASCOLO