Eurolega: le pagelle di Cska Mosca-EA7 Emporio Armani Milano

Nel disastro generale si salva solamente un Macvan in doppia doppia
13.01.2017 20:14 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Zoran Dragic
Zoran Dragic
© foto di Alessia Doniselli

Le pagelle di Cska Mosca-EA7 Emporio Armani Milano, 17.a giornata di Eurolega: vinta per 101-64 dai russi:

McLean 4 - Anche il migliore di questa stagione, crolla nella gara di Mosca, dove non riesce a fare le sue solite giocate di energia sui due lati del campo. 

Fontecchio sv - In campo per poco più di due minuti

Hickman 4 - Prova disastrosa in regia, con palle perse banali ed errori al tiro. Solo qualche lampo (rarissimo) di energia a rimbalzo nei primi minuti.

Kalnietis 4 - Dopo i lampi delle ultime uscite, giornata da dimenticare anche per il lituano. Non entra mai all’interno di questa partita. 

Raduljica 4 - Molle ed indeciso nel primo tempo, quando anche commette un inutile fallo antisportivo. Fa qualcosa di meglio nel finale, ma i russi non difendono più.

Dragic 4 - Subito due falli, forzature al tiro e non riesce ad incidere nemmeno in difesa.

Macvan 6 - Di fronte al tracollo generale, almeno il serbo si batte e prova a dare un senso a questa partita. E le cifre lo premiano (19 punti, 11 rimbalzi e 3 assist), anche se resta una magra consolazione. 

Pascolo 5 - Prova a battersi, ma il livello degli avversari è altissimo e non riesce ad essere incisivo. Alla fine gioca solo 8 minuti.

Cinciarini 5 - Uno di quelli che ci prova, è in campo nel momento migliore dell’Olimpia. Anche se nel primo tempo era andato in difficoltà, almeno ha dato segnali di vita.

Abass 5 - Viene messo in campo per provare a dare una svolta, quando Repesa prova il quintetto italiano, ma non riesce a ribaltare l’inerzia della partita. Ma quando entri sul -30…

Simon 5.5 - Chiude con 15 punti, 6 rimbalzi e 5 assist, dai suoi punti arriva l’unico parziale positivo dell’Olimpia. Ma risulta difficile dare grandi voti, in una partita persa di 40, visto che la responsabilità del tracollo è di tutti.

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