Polonara: “Milano lunga ed esperta, però noi siamo super motivati”

L'azzurro di Reggio Emilia a due giorni dalla finale scudetto 2016
01.06.2016 19:49 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Achille Polonara
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Achille Polonara
© foto di Alessia Doniselli

La finale 2016 è pronta ad alzare il sipario. Venerdì sera si giocherà gara 1 al Forum di Assago ed inizierà la corsa al titolo. Se l’Olimpia Milano va a caccia del suo 27° scudetto, la Grissin Bon Reggio Emilia vuole il primo tricolore della propria storia, dopo averlo sfiorato lo scorso anno, venendo beffata da Sassari in gara 7. “La motivazione è tanta – le parole di Achille Polonara a Basketissimo, uno di quelli presenti nel 2015 – vogliamo fare bene, visto tra l’altro come è andata l’anno scorso. Dobbiamo sfruttare questa occasione, abbiamo tutto per fare bene”.

L’entusiasmo in terra emiliana è alle stelle, visto che, solamente un paio di estati fa, in pochi potevano pensare a due finali in due stagioni consecutive per la Reggiana: “E’ una bella sensazione, non capita di essere in finale tutti gli anni - ha proseguito l'ex varesino - C’è tanta voglia di fare bene ed abbiamo gli strumenti per farlo, anche se non sarà facile, visto che Milano è una grande squadra”. Di cui l’azzurro teme principalmente quattro giocatori: “In ogni ruolo sono molto coperti. Gli uomini che temo di più sono Sanders, Gentile, Simon e Batista. Però ad ogni partita c’è un giocatore che può venir fuori, difficile trovare un unico go to guy”.

La Grissin Bon arriva da una serie durissima di semifinale, risolta solo a gara 7 contro Avellino, ma ora di fronte ci sarà una squadra diversa e cambieranno le chiavi tattiche: “Milano è una squadra più lunga ed esperta, una formazione di Eurolega. E’ composta da 12 giocatori a tutti gli effetti, che sarebbero titolari nelle altre squadre. Dovremo resistere alla loro potenza, a partire dal playmaker con i due metri di Kalnietis arrivando a Batista, e reggere i contatti fisici, però giocando la nostra pallacanestro”. Con la necessità di vincere una gara in trasferta: “Dovremo affrontare partita dopo partita come fossero sfide secche. Ora pensiamo a gara 1, che è già molto importante, poi penseremo alle prossime”.

(intervista a cura di Alessandro Pediconi)

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