Proli: "Avanti all'insegna della stabilità: restano coach e giocatori"

Livio Proli ha parlato ai microfoni di Fox Sports durante l’intervallo, confermando l’intelaiatura attuale della squadra anche dopo la sconfitta finale: “E’ normale che l’umore dei tifosi e degli addetti ai lavori sia sotto i tacchi, ma noi siamo una società solida e andremo avanti all’insegna della stabilità: con lo stesso roster e lo stesso allenatore. E’ proprio in questi momenti che si gettano le fondamenta per un futuro migliore”.
La situazione in Europa è difficile, ma questo non deve portare a scelte affrettate: “Ci dispiacerebbe veder sfumare l’obiettivo dei playoffs di Eurolega con molto anticipo, ma non dobbiamo perdere il focus sui nostri altri obiettivi. Siamo una società forte che ha vinto tre trofei in dieci mesi”.
E’ un Repesa ovviamente amareggiato: “C’è grande frustrazione per il pubblico, per la proprietà, per la squadra e per tutti quanti. Non posso dire nulla questa sera. I ragazzi ci hanno messo energia, ci hanno provato ma non è andata bene”.
Tutti ora sentono una forte pressione: “Di sicuro la subiamo molto, ma si sa che a Milano gli obiettivi sono molto alti, a volte anche non reali. Siamo consapevoli che questa è una piazza con ambiente molto forte, infatti a guardare ieri su Sky ci mancava solo che ci fosse il cartello: ‘Repesa wanted’. Quando si crea un’atmosfera così non è facile per nessuno. Arrivano i fischi dalla tribuna e poi diventa pesante giocare in casa”.
Le note sui singoli riguardano la salute di Sanders e le prestazioni di Raduljica: “Speriamo non sia nulla di grave per Rakim. Ha un problema alla schiena che ci auguriamo non sia uno stiramento, mentre Raduljica soffre maggiormente la pressione. Non sarebbe però giusto accusare solo lui”.
Il coach ne fa anche una questione di produttività offensiva: “Non segniamo i tiri aperti. Siamo nervosi e anche le conclusioni buone che creiamo non vanno dentro. Capita che facciamo scelte giuste, ma in questo periodo non raccogliamo i frutti. Dobbiamo essere più bravi nel creare una chimica tra chi gioca a una velocità cinque e chi a velocità due. Ci lavoreremo e proveremo a uscirne tutti insieme”.
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