Girone A: Slovenia imbattuta, Francia esagerata

I risultati della seconda giornata: Finlandia batte Polonia in doppio overtime
03.09.2017 22:07 di  Davide Fumagalli  Twitter:    vedi letture
Goran Dragic
Goran Dragic
© foto di FIBA

La Slovenia supera indenne anche l'esame della Grecia e resta imbattuta al comando del girone A di EuroBasket 2017 con 6 punti. Sono i soliti Goran Dragic e Luka Doncic a trascinare la compagine slava in rimonta 78-72 contro gli ellenici, al secondo stop consecutivo. Secondo successo invece per la Francia che ha vita facile contro l'Islanda, travolta 115-79. In serata la Finlandia padrona di casa manda in visibilio il pubblico di Helsinki grazie al successo 90-87 sulla Polonia in doppio overtime: decisivo ancora una volta Lauri Markkanen, ben assistito da Koponen.

La giornata si apre con in campo Francia e Islanda. I transalpini, reduci dal successo contro la Grecia, il primo in questo Europeo, devono fare i conti col solito entusiasmo dei nordici che restano a contatto per tutto il primo tempo, chiuso sul punteggio di 49-42. Nella ripresa la selezione di Collet inizia subito col piede sull'acceleratore, De Colo, Fournier e Lauvergne alzano i giri del motore francese e la forbice tra le squadra si allarga fino al +30 di fine terzo quarto. L'ultimo periodo è accademia per la Francia che chiude con sei uomini in doppia cifra (spiccano i 16 di De Colo). All'Islanda non bastano i 23 punti dell'eterno Jon Stefansson: l'eliminazione è ad un passo.

Il big match di giornata è quello tra la Sloevnia, imbattuta, e la Grecia, reduce dallo stop con la Francia. Parte bene la selezione del ct Kokoskov che chiude il primo periodo sul 23-13 con una bomba di Luka Doncic. Nel secondo periodo gli ellenici reagiscono, il pivot dei Kings Papagiannis ha un buon impatto e rimontano fino al -2 (32-30): lì arriva un altro siluro di Doncic sulla sirena del primo tempo per il 35-30. Nel secondo tempo è la Grecia ad uscire meglio dai blocchi, Papagiannis e Calathes chiudono il gap, poi è Sloukas a firmare l'allungo fino al +7 (45-38): lì sono bravi Doncic e Prepelic a tenere a galla la Slovenia che toccherà anche il -8 (58-50). Nel quarto periodo si mette al lavoro Goran Dragic che, sostenuto da Muric e Doncic, operano il sorpasso sul 69-66: la giocata decisiva la firma ancora l'asso dei Miami Heat che, sul 73-70, va in penetrazione e chiude con un clamoroso lay up mancino a scavalcare il gigante Bouroussis. Finisce 78-72 e l'abbraccio tra Doncic e Dragic è la fotografia della Slovenia imbattuta che punta al podio europeo. Sono 20 i punti di Dragic, 22 quelli di un entusiasmante Doncic; alla Grecia non bastano i 18 di Sloukas e la doppia doppia, 10+10, di Printezis.

Non ha lesinato emozioni l'ultima gara di giornata, quella tra Finlandia e Polonia. Una gara a strappi che ha visto i padroni di casa chiudere avanti 18-8 il primo periodo, poi c'è stata la replica dei polacchi e infine un quarto periodo decisamente sorprendentente: infatti la nazionale del ct Mike Taylor si trovava a +9 (66-57) a poco più di un minuto e mezzo dalla fine ma non è riuscita a chiudere il discorso. Koponen, Salin e poi Markkanen con tre liberi hanno ridotto a -2, poi la Polonia ha regalato palla alla Finlandia sulla rimessa e il prossimo giocatore dei Bulls ha schiacciato il 66-66. I biancorossi hanno avuto comunque il tiro per vincere ma Ponitka ha commesso passi mandando la gara all'overtime. Qui grande duello tra Koponen e Slaughter, poi Markkanen ha messo l'ennesimo pareggio sul 78-78 e Waczynski non ha convertito il tiro della potenziale vittoria: secondo overtime. Altra battaglia con Markkanen a dare spettacolo e a fare +5, Slaughter con una bomba siderale fa -2, poi Koponen con un libero del +3: la Polonia ha avuto l'ultima chance, per la terza volta, ma Kulig manda la palla fuori dal campo e così può esplodere la gioia del pubblico di Helsinki. Sospiro di sollievo per la Finlandia che vede la seconda fase, spinta da Koponen, 21 punti, e da un regale Markkanen da 27 con 9 rimbalzi. Alla Polonia, cui non bastano cinque uomini in doppia cifra (18 per Waczynski e Slaughter), rimarrà tanto amaro in bocca per le occasioni fallite.