Quarti: la Germania si illude, poi Marc Gasol fa volare la Spagna

Gli iberici sono sotto nel punteggio per oltre due quarti, prima dello show del giocatore di Memphis
12.09.2017 19:26 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Quarti: la Germania si illude, poi Marc Gasol fa volare la Spagna
© foto di Foto Fiba

Tre minuti di vera Spagna, lo show di Marc Gasol e gli iberici volano in semifinale. Dopo due quarti e mezzo di sofferenza, restando quasi sempre sotto nel punteggio, la squadra di Scariolo riesce a trovare il break decisivo nel finale di terzo periodo, superando così una combattiva Germania (84-72) nei quarti di finale, grazie ai 28 punti e 10 rimbalzi del giocatore dei Grizzlies. Non è stata sicuramente la miglior versione dei campioni d’Europa in carica, piuttosto distratti per buona parte del match, ma questo forse rende ancor più l’idea della forza di questa squadra, capace alla fine di chiudere in scioltezza e senza rischiare nulla.

L’avvio è a sorpresa, con la squadra tedesca molto più pronta delle ‘Furie Rosse’: prima 7-0, poi 11-2 con la schiacciata di Voigtmann in contropiede e Scariolo è costretto a chiamare un immediato timeout. La pausa fa bene soprattutto a Pau Gasol, visto che è lui a mettere in partita gli iberici, con otto punti veloci, assieme al fratello Marc. Però non è la solita Spagna e gli uomini di Fleming continuano a restare davanti, anche con un nuovo allungo firmato Lo (23-16 all’11’), prima della scossa firmata dalla panchina iberica, per riportare il match in equilibrio e trovare anche il primo vantaggio della partita (27-30 al 15’), quando Rodriguez trova il primo canestro.

Ci si attende un cambio di ritmo spagnolo ad inizio ripresa, invece non viene modificato il trend del confronto. Anzi, la Germania è capace di ritornare davanti (47-43 al 26’), con il sorprendente Thiemann e le giocate di Schroder, mentre gli uomini di Scariolo trovano soluzioni quasi solo con i Gasol. Però, quando Marc trova una raffica di triple (12 punti in 3’) e la difesa sale un po’ di livello, i tedeschi non hanno armi per rispondere e la Spagna piazza, in un amen, l’allungo decisivo (65-53 al 30’). Per poi inserire il pilota automatico nel quarto periodo ed aspettare la sirena finale.