Fizdale, le accuse agli arbitri ed il futuro della serie con gli Spurs

Il coach accusa la terna arbitrale di non tutelare a dovere i suoi giocatori
18.04.2017 18:45 di  Domenico Landolfo   vedi letture
Fizdale, le accuse agli arbitri ed il futuro della serie con gli Spurs
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Che Memphis sarebbe tornata a casa dalla doppia sfida texana con San Antonio con lo 0-2 sul groppone era quantomeno pronosticabile alla vigilia, che però lo facesse a) tenendo il campo e uscendone a testa alta e b) mettendo tanta pressione sul prosieguo della serie, era davvero difficile crederlo. Che tutti coloro che sanguinano in neroargento o che siano fan del sistema di Popovich, sapessero che non sarebbe stato facile, come hanno testimoniato le combattutissime serie degli ultimi anni – da non dimenticare l’anno da #1 degli Spurs fatti fuori da Randolph e compagni neanche troppi anni fa – anche questo era preventivabile, ma gara due lascerà i suoi strascichi per il futuro, anche solo per il terzetto arbitrale che andrà a dirigere la sfida.

Quando coach Fizdale si presenta in conferenza stampa, abbandonata la giacca d’ordinanza, con la sua camicia bianca zuppa di stille di fatica, rimpianto e frustrazione, nessuno si immaginava uno sfogo non da poco contro tutto e tutti, specie contro la classe arbitrale. Già, perché gara due è fatta di parziali, con l’inerzia tutta a favore dei Grizzlies fino al -4 di inizio quarto periodo, quando la difesa aggressiva di San Antonio produce i suoi effetti, mentre gli attacchi di energia di Kawhi Leonard producono una valanga di liberi che l’mvp meno considerato della stagione manda costantemente a bersaglio.

Dato da non sottovalutare, per quel che concerne la serie, è l’assenza di Tony Allen, unico assieme a Zach Randolph ad avere quel carisma e quella personalità tanto eccentrica da poter metterci pepe ed avere un certo status. Carter ha sì l’età ma in difesa ha già sprecato tante cartucce con le sue ginocchia esplosive e non è mai stato così determinante, per cui la gara viene decisa sì da quella gran mole di falli che vengono fischiati sul fronte Spurs mentre sono molto meno quelli in maglia blu Grizzlies. Coach Fizdale si schiarisce la voce, poi senza troppi fronzoli va dritto al punto: “Mancanza di rispetto, assurdo giocare così”.

Di certo quello che il “novizio” coach di Memphis va a sottolineare, ponendosi comunque ben lontano dal “pedigree” di Popovich e dei suoi, è che il trattamento riservato sui due lati del campo, indipendentemente dal talento sul parquet, è ben diverso. La terna arbitrale sarebbe condizionata in maniera non indifferente da un atteggiamento di perenne protesta da parte delle superstar di San Antonio, mentre il “muto” Conley, che Fizdale sottolinea come non aver mai ricevuto un tecnico in tutta la carriera, viene maltrattato dalla terna, nonostante i tanti colpi subiti.

La mossa ha già avuto i suoi effetti? Destabilizzare l’ambiente e porre altrove la questione in vista di due gare decisive per i Grizzlies è un obiettivo di sicuro raggiunto dal coach della squadra ora sotto 0-2. Tuttavia, se di fronte qualsiasi altro avversario della lega questa scelta avrebbe potuto incrinare la squadra, mettere quel granello di sabbia nell’ingranaggio, eppure qui di fronte abbiamo una squadra Texana, che vive in un territorio che ha sofferto le migliori resistenze, ma soprattutto che ha un coach che fa della sua personalità un must, e che neanche si spreca a dire una parola sull’argomento.

San Antonio ha ora la palla più pesante, perchè vincere subito in gara tre sarebbe un viatico importante per mostrare la sua superiorità ma anche e soprattutto perché polemiche del genere possono portare anche effetti negativi, come sottolineare un senso di inferiorità che non può far fare il salto di categoria ad una franchigia come Memphis, giovane e che dovrà rifondare a breve.