James e un dominio totale sulla finale, indipendentemente da come finirà

LeBron James sta giocando con testa e spalle sopra tutti, anche per l'inredibile reazione delle ultime due partite.
18.06.2016 09:21 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
James e un dominio totale sulla finale, indipendentemente da come finirà
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Molto spesso, per non faticare più di tanto, la grandezza di un giocatore non si spiega ma si ammira e basta.
LeBron James nei primi due elimination game che ha dovuto fronteggiare è stato semplicemente da ammirare per come si è rifiutato di abbandonare la serie, per come ha giocato e per come ha guidato i compagni.
In gara 5 ha segnato 82 punti equamente distribuiti con un degno deuteragonista in Kyrie Irving, perché anche lui da solo in trasferta a livello di finale non può vincere. Tra le mura amiche in gara 6 ha segnato da subito la strada, prontamente ripresa dai compagni diventando il quinto giocatore della storia a segnare quaranta o più punti in due gare di finale consecutive. Il novero è piuttosto elitario e prevede: Jerry West (1965 e 1969), Rick Barry (1967), Michael Jordan (1993) e Shaquille O’Neal (2000). Con i 41 punti di gara 6 ha passato John Havlicek come ottavo marcatore della storia delle finali, passando anche Derek Fisher al quinto posto assoluto per canestri da tre punti segnati nell’ultimo atto della stagione. Davanti a lui ci sono ancora Ray Allen, Reggie Miller, Manu Ginobili e Kobe Bryant.

Gara sei è stata totalmente sua e dopo aver giocato tre quarti di alto livello, ha deciso di completare l’opera a suo modo: da 5.38’ sul cronometro del terzo quarto fino a 2.59’ su quello del quarto, James ha segnato o assistito 35 dei 36 punti dei Cavs. Ha segnato 10-13 nella restricted area e ha assistito altri cinque canestri di quella zona, propiziando un 18-25 di squadra (72%) che ha garantito la miglior prestazione della serie e tanti punti facili, indipendentemente dalla presenza di Draymond Green che era considerato come il rim protector mancante in gara 5. Giova ricordare che l’assenza di Bogut nel pitturato ha facilitato non poco il compito degli uomini di Lue, ma bisogna pur sempre mettersi nelle condizioni di produrre cifre come queste.
Oltre a tutto ciò, ha anche difeso in modo principesco lasciando a bocca asciutta tutti i tiratori che si sono trovati a fronteggiarlo, infatti gli avversari marcati da lui hanno prodotto un orrendo 0-7 dal campo.
Per chiudere l’analisi sulla sua serie e sulla sua grandezza scolpita nella pietra, chiudiamo con le cifre ultime del suo dominio, infatti è primo in TUTTE le categorie statistiche di questa finale: 181 punti, 68 rimbalzi (a parimerito), 51 assists, 13 stoppate, 16 rubate. Indipendentemente da come andrà gara 7, potremmo già avere un MVP che, se ne facciamo un fatto di singolo giocatore, è testa e spalle sopra gli altri.
Anche in caso di losing effort.