NBA playoffs: serataccia di James, i Celtics vincono sulla sirena

Lebron James non è immune da brutte partite ai Playoff. Questo è quanto ci ha raccontato gara 3 della finale di Conference ad Est.
22.05.2017 07:39 di Sergio Cerbone Twitter:    vedi letture
NBA playoffs: serataccia di James, i Celtics vincono sulla sirena
© foto di NBA.com

Cleveland Cavaliers-Boston Celtics 108-111 (serie 2-1)

Lebron James
non è immune da brutte partite ai Playoff. Questo è quanto ci ha raccontato gara 3 della finale di Conference ad Est.

Non è un caso infatti, che la prestazione sottotono del Re, abbia coinciso con una vittoria dei Celtics seppur privi del loro giocatore chiave (Isiah Thomas). La piú "improbabile vittoria" dei Playoff, ha commentato qualche addetto ai lavori, con Boston che vince 111-108 alla Quicken Loans Arena con un tiro da 3 di Avery Bradley con 0.1 secondi sul cronometro a completare cosí, una rimonta di 21 punti che pareva improbabile contro questi Cavs.

Lebron James ha messo a segno soltanto 11 punti, 3 dei quali nella seconda metà di gara, con un insolito 1-9 al tiro, ma soprattutto, scomparendo del tutto nel clutch-time quando di solito è lui a trascinare i compagni.

James ha avuto, per onor della cronaca, pochissimi passaggi a vuoto nella sua carriera ai Playoff. Uno nel 2008 sempre contro Boston quando tiró 2-18 dal campo. L’altro ancora con Boston in gara 5 nel 2010 quando fu un non-fattore. E ovviamente gara 4 delle finali del 2011 quando segnó soltanto 8 punti. Sono episodi rari e per questo motivo, facili da richiamare alla memoria.

Da sottolineare come invece, il James di questi Playoff è forse la versione migliore che abbiamo potuto ammirare. Con le 9 partite consecutive con piú di 30 punti, James ha infatti, eguagliato il record detenuto da Michael Jordan.

Due invece, i dati che fanno decisamente notizia di Lebron di gara 3: i 6 rimbalzi presi quando solitamente sono piu' di 10 ad allacciata di scarpa e il rinunciare a prendere tiri nel quarto periodo quando solitamente è lui a pretendere il pallone tra le mani.

"Dobbiamo tornare ad essere il gruppo di prima e giocare come se fossero tutte gara 7". Le parole di James che ha anche fatto mea-culpa sulla sua pessima prestazione individuale.

Di certo questa volta il supporting-cast non è venuto meno: Kevin Love è stato impeccabile con i suoi 28 punti e 10 rimbalzi, cosi’ come Kyrie Irving autore di 29 punti e 7 assist. 

Dall’altra parte, c’è da onorare i Celtics mai domi, capaci di segnare con continuità nei momenti chiave con un 11 su 22 da 3 messo a segno nella seconda metà di gara che ha di fatto, spinto la rimonta degli ospiti.

Per Boston è​ Marcus Smart l’uomo copertina. Chiamato nell’arduo compito di sostituire l'infortunato Isiah Thomas, ha risposto presente con una prestazione sensazionale, finendo con 27 punti, con un 7 su 10 dall’arco che è stato il motore che ha guidato i compagni nella rimonta dal -21.