L'Olimpia di Cinciarini e Pascolo, la crescita e la sfida a Trento

I biancorossi hanno chiuso i quarti ed ora attendono la semifinale
19.05.2017 11:22 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Cinciarini e Pascolo
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Cinciarini e Pascolo
© foto di Alessia Doniselli

Più sofferenza del previsto, un’inattesa sconfitta in casa, ma l’Olimpia Milano è poi riuscita a mettere in mostra la propria superiorità su Capo d’Orlando e chiudere la serie con relativa tranquillità. I biancorossi stanno crescendo nella condizione generale e stanno recuperando giocatori importanti: l’esempio più lampante è quello di Milan Macvan, decisivo in gara 3 e gara 4, ma anche Kalnietis, Simon e McLean hanno dato alcuni segnali, seppur ancora un po’ lontani dalla forma migliore. Ed ora è atteso il rientro di Rakim Sanders, uomo chiave negli ultimi trofei milanesi.

La serie contro la Betaland, tuttavia, ha messo ancora in mostra l’anima italiana dei campioni d’Italia. Se Fontecchio è sparito dalle rotazioni ed Abass sta avendo pochi minuti (e non sfruttati particolarmente bene), sono stati Andrea Cinciarini e Davide Pascolo i due migliori giocatori nei quarti di finale. Il capitano ha guidato con intelligenza e sostanza la squadra in regia, mettendo anche qualche canestro importante, mentre l’ala ha avuto numeri strepitosi, come l’80% da 2 ed i 16 punti di media a gara in 20 minuti di utilizzo. Ormai è un giocatore imprescindibile.

Ora dovrà fare i conti anche con l’emozione, visto che in semifinale ci sarà la sua ex Trento, dove ha giocato cinque anni e si è fatto conoscere in Italia ed in Europa. La Dolomiti Energia sarà un ostacolo non semplice da superare per i biancorossi: è la miglior squadra dall’inizio del girone di ritorno, ha chiuso 3-0 nei quarti ed è stata l’unica a vincere al Forum in stagione. L’EA7 dovrà riuscire a scardinare la difesa di Buscaglia (72.5 punti di media concessi in stagione regolare, 64 nei playoff, migliore della Serie A in entrambe le fasi) e sfruttare la maggiore profondità (l’Aquila ha giocato in sette, con qualche minuto a Lechthaler, nei quarti) per rispettare il pronostico.

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