Olimpia Milano: il pagellone di fine stagione 2016/17

Pascolo vera nota positiva, Raduljica e Repesa i peggiori di un'annata fallimentare
04.06.2017 12:39 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
La delusione Olimpia
La delusione Olimpia
© foto di Alessia Doniselli

Un weekend di riflessione in casa Olimpia Milano, dopo la debacle stagionale e prima di dare il via alle strategie per la prossima stagione. Il primo passo sarà trovare l’accordo con Repesa per la rescissione, poi la scelta del nuovo tecnico e, successivamente, la dirigenza biancorossa inizierà a pensare alla squadra. Prima di tuffarci nel futuro, diamo un ultimo sguardo alla stagione appena terminata, con le classiche pagelle di fine anno.

McLean 5.5 - E’ stato il miglior biancorosso per buona parte della stagione, anche in Eurolega riesce spesso ad emergere nel grigiore generale. Arriva alla volata finale però in difficoltà fisica e nei playoff fatica moltissimo, non riuscendo a ripetere il contributo dato nel resto della stagione. E, senza anche Raduljica, la squadra lo patisce.

Fontecchio 5.5 - Non gioca praticamente mai per metà stagione, poi entra nelle rotazioni con continuità, soprattutto grazie agli infortuni, e riesce a dare qualche buon segnale, in particolare di personalità. Ma ha la sfortuna di infortunarsi nel momento migliore e, al rientro, sembra aver perso la fiducia guadagnata precedentemente.

Hickman 5 - Una stagione molto deludente, ma gli diamo un punto in più per aver giocato da MVP la finale di Coppa Italia. E’ in buona parte grazie a lui, se l’Olimpia non è rimasta completamente a mani vuote in stagione. Sul resto dell’annata, invece, tanti errori e pochissime note positive.

Kalnietis 4 - La stagione del lituano è stata molto travagliata. L’avvio difficile, gli infortuni ed una chiusura senza avere la condizione fisica necessaria per ripetere i playoff dello scorso anno. Qualche rarissimo lampo in alcune partite, ma è davvero molto poco, rispetto alle attese di inizio anno.

Raduljica 3 - La grande delusione dell’anno. Certo, anche il tipo di gioco dell’Olimpia (quando è riuscito a mostrarlo) non lo favoriva, ma è stato l’atteggiamento a lasciare molto perplessi e basiti in numerose occasioni. L’arrivo di Tarczewski sembrava averlo risvegliato, ma è stata solo un’illusione. Ora andrà in Cina.

Dragic 5 - Finisce la stagione a fine febbraio per la rottura del crociato ed è sicuramente una perdita importante per il roster biancorosso. Anche se, precedentemente all’infortunio, non aveva certamente incantato, anzi, era andato in più di un’occasione in difficoltà.

Macvan 5 - L’inizio di stagione è straordinario, sulla scia di una buona Olimpiade, poi si infortuna ai flessori a fine ottobre e, dal rientro, non riesce più a ripetersi. Non manca qualche buona prova, ma nei playoff è decisamente sottotono.

Pascolo 7 - La nota più positiva dell’intera stagione. Dada continua a salire gli scalini della sua carriera, mostrandosi giocatore importante non solo in Italia, ma anche in Europa, nelle poche buone prove dell’Olimpia. Quelle lacrime a fine gara 5, dove ha provato a giocare con un menisco rotto, sono il manifesto di come tenesse a questa squadra. 

Tarczewski 6 - Ha provato a dare un contributo di energia e rimbalzi. E’ un giocatore ancora piuttosto grezzo, ma ha fatto vedere di avere delle qualità interessanti, che potrebbero essere utili anche in Eurolega. Potrebbe essere un elemento su cui provare ad investire per la prossima stagione.

Cinciarini 6 - L’inizio è stato abbastanza difficile, forse anche mentalmente, con quella fascia di capitano arrivata un po’ inattesa. E’ cresciuto nel corso della stagione e si è rivelato il vero faro della squadra, non mollando mai. Non è un caso che il suo calo (e quello di Pascolo) nelle ultime due partite, hanno significato un doppio tracollo e la fine della stagione.

Sanders 4 - Non scendiamo ancora più in basso per le buone prove nelle Final Eight di Coppa Italia. Per il resto, non abbiamo praticamente mai visto il Rakim dominante (pur ’scegliendo’ le partite da giocare) delle precedenti stagioni, non solo a Milano. Chiudendo con un playoff disastroso (anche come atteggiamento), pur al netto di una condizione non al meglio per l’infortunio.

Abass 5 - Qualche segnale in alcune partite l’ha dato, ma ha faticato probabilmente più del previsto a passare dal minutaggio alto di Cantù ai pochi minuti (spesso anche zero) di Milano. Le prove nella serie contro Trento sono il punto da cui ripartire. Assieme all’esperienza accumulata.

Cerella sv - Le pochissime volte in cui è stato chiamato in causa, ha quasi sempre risposto presente, almeno a livello di energia. Ma ha giocato troppo poco per poter essere giudicato.

Simon 5 - Anche lui non è riuscito a ripetere la scorsa stagione. Ha probabilmente patito un’estate senza sosta, tra preolimpico ed Olimpiadi, iniziando bene l’annata, per poi perdersi successivamente. Ed i problemi fisici avuti non l’hanno certo aiutato a trovare la condizione ideale.
 

All. Repesa 4 - La sua Olimpia non è mai riuscita a trovare un’identità nel corso della stagione, se non in avvio di stagione. Le vittorie di Supercoppa e Coppa Italia non possono bastare, di fronte ad un’Eurolega disastrosa ed al fallimento in campionato. Tante scelte hanno fatto discutere e, alla luce dei fatti, si sono rivelate sbagliate. Poi quelle polemiche nei confronti del pubblico, la vera nota lieta e sempre costante di questi anni, sono state davvero fuori luogo…