Repesa: "Abbiamo difeso e giocato bene, ora si deciderà tutto in 40'"

Repesa apre con i dovuti complimenti alla Vanoli, in risposta a quelli ricevuti da Pancotto: ”Cremona è una squadra che ha giocato bene tutto l’anno e ricevere complimenti da loro è molto importante. Noi vogliamo essere costanti tutti i giorni con allenamenti e partite per costruire una mentalità”. Il punto focale è sempre la metà campo difensiva: “Questa sera abbiamo difeso tutti e giocato bene. Solo portando continuativamente questa concentrazione a ogni partita si può lottare per traguardi importanti”. Ora le due vittorie agevoli non conteranno più: “Tutto quello che abbiamo fatto in questi due giorni sarà resettato e dovremo guadagnarci un trofeo in quaranta minuti. Cercheremo di recuperare le forze mentali per affrontare al meglio la finale”.
Si è parlato della differenza di energie che potrebbe esserci, ma il coach non è d’accordo: ”Non credo che avremo più energie dei nostri avversari perché nessuno si è risparmiato anche sul +20. Abbiamo speso tutto anche noi”. Il momento di Avellino è magico e saranno un avversario da temere: ”Sono una squadra molto in forma e stanno giocando bene. Non ricordo l’ultima partita in cui hanno perso, ma prima o poi deve succedere, l’ho detto anche a Pino (ride ndr.). Spero che questo avvenga domani”. Il problema potrebbe essere di arrivare con un minimo di sufficienza all’impegno: ”Non ho paura di perdere, perchè una partita come quella di domani ci serve. Avellino è l’unica che ha vinto al Forum negli ultimi anni e noi abbiamo ancora fresco il ricordo di com’è andata con un brutto inizio, la rimonta e la fuga per poi perdere senza difesa. Non dovremo farlo risuccedere”.
Il migliore in campo è stato Kruno Simon, con i suoi punti e rimbalzi quando la partita era ancora in gioco: “La difesa è stata la chiave, così come non lasciare rimbalzi offensivi e far circolare bene il pallone in attacco. Arriviamo con grande carica in finale, sarà sicuro una partita difficile, loro arrivano da nove vittorie consecutive, ma se la giochiamo in questo modo, la coppa non ci sfuggirà”. E’ la stessa carica di Andrea Cinciarini: “Dovremo essere 12 giocatori affamati, per un trofeo che vuol dire tanto per noi giocatori, per la società, per Armani e per tutti i tifosi. La sconfitta in stagione regolare dovrà essere un campanello d’allarme, se non giochiamo aggressivi per 40’ possono portarcela via, ma questa coppa deve essere nostra. Non c’è altro risultato che la vittoria”.
Ha analizzato la partita anche Cesare Pancotto: “Ringrazio i miei giocatori, come ho fatto a un minuto dalla fine chiamando un timeout e ricordandogli di aver conquistato il cuore di una tifoseria, oltre che il rispetto di tutto il resto d’Italia. Milano ci ha dimostrato cosa vuol dire essere fisici, atletici ed essere abituati a giocare per grandi traguardi. Non ci hanno permesso di giocare, anche se abbiamo messo in campo tutto ciò che avevamo. Per dovere di cronaca devo dire che oltre a Vitali e Biliga, avevamo anche Washington in evidenti problemi fisici. Non è una scusante ma Milano non ha il nostro budget e per noi essere considerati a un livello comparabile è un onore”.
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