Sardara chiarisce la posizione di Torino, Ricci parla di Teodosic
Stefano Sardara, proprietario della Reale Mutua Torino, intervistato da Tuttosport ha voluto parlare della situazione che riguarda la squadra piemontese, in vista della prossima stagione: "La delibera della LBA era chiara. Era stato deciso che il campionato fosse a diciotto squadre e che si dovesse evitare di tornare a essere dispari. Con Pistoia che ha scelto di giocare in A2 si è tornati a quella situazione. Per questo LBA intende proporre il format a 16 escludendo Torino. Spero che nell'Assemblea di domani Roma e Cremona dicano quali sono le loro intenzioni, perché se decidessero di giocare in A ci metteremmo il cuore in pace. In ogni caso rimarremo alla finestra, anche se più passa il tempo e meno speranze avremmo di poter essere al via della A. Un peccato per la città e per l'intero movimento cestistico. - Ha poi continuato parlando del cambio proprietà - Non si conoscono i nomi di chi subentrerà perché la trattativa è stata molto riservata. I nomi si sapranno a passaggio di proprietà fatta A dispetto di qualche voce il gruppo che costituirà la nuova proprietà esiste per la A e mi ha confermato l'interesse all'acquisto anche nel caso di disputa della A2. È ovvio che se rimarremo in A2 i tifosi torinesi avranno di nuovo una piccola delusione che speriamo possano dimenticare in fretta".
Giampaolo Ricci, giocatore della Virtus Bologna, intercettato da Backdoor Podcast ha voluto parlare del cambio allenatore nelle V nere, e di cosa cambierà per lui: "Loro mi hanno sempre dato fiducia vedendo il mio sforzo in difesa, sono entrambi molto focalizzati su quel lato del gioco. Forse Djordjevic un pò di più perchè anche in allenamento è sempre lì a metterti pressione e a impedirti di spegnerti; vuole sempre che tu dia una botta, aiuti un compagno o faccia uno scivolamento in più. Anche Meo però quando prendevi uno sfondamento o facevi una gran difesa, poi ti citava durante la settimana nelle sessioni video. Hanno due approcci diversi alla pallacanestro, ma molto simili per quanto riguarda la difesa. - Su Milos Teodosic - Quando giochi con Teodosic senti una grande sicurezza, perchè con lui in campo in una situazione offensiva sai che qualcosa succederà e che andrà bene, devi solo farti trovare pronto nel momento giusto. Il mio momento "wow" è arrivato già al primo allenamento. Eravamo cinque contro cinque contro la zona e ha sparato due missili consecutivi a Gamble sotto canestro passando per una selva di mani...li ho detto: "Ci divertiremo quest'anno!" Ma la cosa più potente di Milos sono i finali di partita: il canestro a Brescia per vincere, il buzzer con Monaco sono solo due esempi, io so che quando c'è lui in campo in un finale punto a punto noi possiamo spuntarla perchè farà la giocata decisiva".