Repesa: “Impossibile vincere tirando con queste percentuali”

Il commento del coach biancorosso, dopo il ko di Brindisi: "Batista? Non credo abbiamo perso per quello"
10.04.2016 23:16 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Jasmin Repesa
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Jasmin Repesa
© foto di Alessia Doniselli

Con queste percentuali è impossibile vincere una partita a questo livello. Con 50 punti segnati non si vince mai, sbagliando anche tanti tiri aperti”, così Jasmin Repesa commenta la sconfitta sul campo di Brindisi della sua Olimpia Milano. L’analisi del match: “Abbiamo avuto un inizio negativo in difesa, con loro già a quota 14 punti dopo 5 minuti, con tanti errori, nonostante avessimo lavorato bene e parlato in settimana. Nel terzo quarto siamo rientrati in partita, ma abbiamo sbagliato due o tre azioni in contropiede, non facendo canestro con due ottimi tiri aperti di Lafayette e Sanders”.

I biancorossi hanno sofferto molto a rimbalzo (43-28 il dato finale) e la scelta di lasciare fuori sia Batista che Barac ha fatto abbastanza scalpore. “Non credo abbiamo perso per questo. Se ogni partita quando si vince è una buona scelta e quando si perde è una scelta sbagliata, io non sono d’accordo - dice il coach dell'EA7-Emporio Armani - Abbiamo visto che problemi abbiamo avuto a Capo d’Orlando, quando siamo rimasti solo con due esterni. E’ stata una scelta presa con lo staff e parlando con tutta la squadra, ma ovviamente decisa poi da me. Se abbiamo perso per questo motivo, è colpa mia”. 

La squadra è apparsa anche poco brillante, per via dei carichi di lavoro importanti: “Stiamo lavorando molto duro, con allenamenti che si usano in precampionato. Dopo gli ultimi due mesi, eravamo quasi vuoti di energia e dobbiamo farlo, per essere pronti per i playoff. Abbiamo giocato a lungo con 7 giocatori, con mille problemi, tra giocatori infortunati o malati, ma per una squadra come l’Olimpia non può essere una scusa, ogni giorno bisogna dare il massimo ed essere sempre concentrati. La stanchezza c’è, ma non mi sono piaciute le reazioni di frustrazione, come quella di Macvan”.

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