LeBron non getta la spugna e terrorizza i Warriors

Guidati da un Lebron condottiero, i Cavs pareggiano la serie.
08.06.2015 13:15 di  Sergio Cerbone   vedi letture
Lebron James dopo gara 2
Lebron James dopo gara 2
© foto di Sergio Cerbone

I Cavaliers hanno Lebron James e questo è sufficiente per avere una chance alle finali NBA.
Diciamo la verità, queste finali NBA non passeranno alla storia come le più belle e combattute. Una squadra come Golden State, con l'MVP della Lega e dopo aver dominato la regular season, dovrebbe approfittare delle assenze importanti di Cleveland ed essere già su un comodo 2-0.
Invece Curry e compagni hanno perso gara due e hanno rischiato di perdere anche gara uno. Se il tiro di LeBron, allo scadere dei tempi regolamentari, fosse finito dentro, staremmo parlando di un clamoroso 2-0 Cavs.

LeBron James è carichissimo già prima della palla a due, la musica hip-hop risuona imponente nello spogliatoio Cavs, dove è concesso entrare ai giornalisti accreditati 45 minuti prima della palla a due. E' in un angolo della stanza, un pannello lo protegge da occhi indiscreti, mentre si fa massaggiare da un preparatore.
La musica è assordante e a fatica riusciamo a interagire con gli altri giocatori che invece sono lì a rispondere alle domande dei cronisti. L'hip-hop a tutto volume dalle casse collegate al suo smart-phone è di quello "cattivo" e fa capire il suo mindset, James non è di certo venuto a gettare la spugna, anzi ha tutta l'aria di voler portare a termine quell'impresa, già sfiorata in gara uno.
Non importa se il "fratello" Kyrie Irving non sia disponibile, James è in "missione" e vuole assolutamente guidare la sua squadra e portare via almeno una vittoria dalla Bay Area.

I Cavs sono a roster ridotto e coach Blatt è costretto a spremere ogni risorsa del suo giocatore più importante, lui resta in campo praticamente tutta la partita: 50:20. Grazie alla sua tredicesima tripla doppia ai playoff: 39 punti, 16 rimalzi, 11 assist gli ospiti vincono 95-93 dopo un tempo supplementare.
"Non sono preoccupato per i troppi minuti giocati questa sera. Ho già cominciato le terapie di recupero che proseguirò sull'areo di ritorno a Cleveland. Abbiamo preparatori atletici di alto livello. Sarò sicuramente pronto per gara 3." - il commento di James a chi gli chiedeva sulle sue condizioni fisiche dopo gara 2.
Il secondo atto delle Finals 2015 è già storia: se l’è preso Cleveland, che con un cuore grande così e trascinata dal proprio leader, ha violato una delle arene più calde e difficili da espugnare. Se James riuscirà a guidare i Cavs al titolo con un roster così martoriato dagli infortuni, questa sarà l'impresa più difficile della sua carriera.

Tutti conoscevano bene le sue doti atletiche e tecniche, ma ora stiamo scoprendo un'incredibile capacità di motivare i compagni. Con le assenze di Irving e Love pochi avrebbero scommesso sulla vittoria della squadra dell'Ohio eppure ecco Dellavedova mettere canestri importanti nel finale ed ergersi a eroe di fianco al numero 23.
"Mai sottovalutare il cuore di un campione. Oggi Lebron ha fatto di tutto e ha guidato i compagni al successo" - le parole di coach Blatt a fine partita.

LeBron che non deve più dimostrare niente a nessuno che ha già fatto la storia della sua franchigia: quella di gara due è infatti la prima vittoria Cavs nelle finali NBA.
Il suo urlo liberatorio di fine partita è di chi, a queste finali, anche se da solo contro tutti, ci crede per davvero. Si torna in Ohio sull’uno pari, una situazione sulla quale tutti i campioni della Eastern Conference avrebbero messo la firma, per di più senza Kevin Love e Kyrie Irving. I Cavaliers hanno mandato un chiaro segnale ai diretti avversari. Martedì notte sarà di nuovo tempo di rivincita e LBJ a fine conferenza stampa, sceglie bene e pronuncia piano le parole con cui prepara il terreno per gara 3:
"I fans dei Warriors sono molto chiassosi, ma anche quelli di Cleveland lo sono. Non vedo l'ora di tornare a casa e sentirli incitare la squadra."